I giovani ‘Ambasciatori’ di Orizzonti Circolari al lavoro

Un canale straordinario per i legami del Parco nel mondo.

Il progetto Orizzonti Circolari è stato ideato per avvicinare le nuove generazioni dei discendenti di emigrati d'Appennino alla terra d'origine della famiglia, una terra dove, per la maggior parte, i quaranta ragazzi selezionati per partecipare al soggiorno formativo non erano mai stati.

Dopo aver vissuto questa forte esperienza, che ha rinvigorito il legame con i luoghi in cui sono radicate la storia e i valori dei loro famigliari, i giovani Ambasciatori Affettivi del Parco hanno cominciato a lavorare per tessere relazioni e far conoscere la realtà dell'Appennino tosco emiliano nelle comunità in cui vivono. Comunità in cui generalmente è molto numerosa la presenza di emigranti originari delle quattro province del nostro crinale montano.

Molte le presentazioni organizzate in occasione delle riunioni nelle sedi associative di queste comunità, con il racconto della loro esperienza personale alla scoperta dei luoghi d'origine, ma anche con la descrizione del territorio dell'Appennino così come è oggi, sicuramente diverso rispetto a quando lo lasciarono i loro nonni e bisnonni.

Lucas e Ivana Utrera hanno elaborato le immagini fotografiche scattate durante il soggiorno in Appennino componendo un filmato e una presentazione multimediale, che hanno utilizzato in diversi appuntamenti a Cordoba, in Argentina. Ramiro Funes, Natalia Valla e Fabio Leni hanno fatto la stessa cosa a Mendoza, per presentare il Parco nel corso della grande festa della vendemmia che si tiene ogni anno nella loro città.

Anche Pilar e Andrea, che vivono a Montevideo in Uruguay, hanno composto ed utilizzato una bella presentazione di immagini per raccontare l'esperienza di Orizzonti Circolari alla loro comunità.  Lo stesso hanno fatto a San Paolo del Brasile anche Stefano Pieroni, Roberta Belletti, Keith e Karla Kanasawa, così come Bruno Borsi e Antonio Peranzi poche settimane fa nella sede del Club italo-venezuelano a Barquisimeto, in Venezuela e Bianca Sassi a Niteroi in Brasile.

Non sono mancate neppure le opportunità di raccontare l'esperienza di Orizzonti Circolari in emittenti radio ed in reti televisive che hanno ospitato ed intervistato i nostri giovani Ambasciatori: a Mendoza sia i ragazzi dell'edizione 2009 che di quella del 2010 sono stati intervistati da "Radio Cuyo"; a Jacutinga è avvenuta la stessa cosa a "Radio Estancia" per le Ambasciatrici dell'edizione 2010; a Salto in Uruguay Sergio Gabrielli è stato intervistato diverse volte sia in radio che in televisione nella trasmissione "Turismo siglo XXI" e a Barquisimeto Bruno Borsi e Antonio Peranzi hanno avuto questa stessa opportunità nel programma radiofonico "Italia chiama Italia".

Marco Rossi invece ha composto una serie di brevi filmati, che sono stati poi pubblicati su YouTube e sul sito di Parco nel mondo, per raccontare le diverse tappe delle due settimane trascorse alla scoperta dell'Appennino. Roberta Belletti ha scritto numerosi articoli, che sono stati pubblicati sul sito della radio italiana di San Paolo del Brasile e sulla rivista "Oriundi", così come Monica Bonaldi che ha pubblicato alcuni articoli sulla Gazzetta di Jacutinga, una città del Brasile dove moltissime famiglie, compresa la sua, hanno origine garfagnina.

Tutte queste attività, che gli Ambasciatori svolgono nei paesi in cui vivono, sono diffuse, descritte e commentate  grazie all'uso di internet. Il sito del progetto Parco nel mondo, ed il profilo "Orizzonti Circolari" su Facebook, si sono rivelati strumenti ideali per l'aggiornamento in tempo reale, oltre che per mantenere uniti e coordinati, anche con lo staff del progetto in Italia, gruppi che lavorano in luoghi tanto lontani.

 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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