Il Consiglio Internazionale dell'Unesco, riunito a Parigi (9-11 giugno 2015), a soli 9 mesi dalla presentazione della candidatura, ha incluso l'Appennino Tosco Emiliano nella Rete Mondiale "Uomo e Biosfera" (MAB).  La nuova area MaB comprende i territori di due Regioni, l'Emilia Romagna e la Toscana, compresi in cinque Province (Parma, Reggio Emilia, Massa Carrara, Lucca e Modena) e 38 Comuni (13 in provincia di Reggio Emilia, 9 in provincia di Parma, 8 in provincia di Massa Carrara, 7 in provincia di Lucca e 1 in provincia di Modena). La superficie è più di 223mila ettari di Appennino e colline fra il Passo della Cisa e il Passo Radici.

 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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