Il Parco è “in cantiere”

( 28 Luglio 2010 )Abbiamo puntato sulle idee, sulle azioni immateriali, sulle risorse umane e sulle risorse naturali.

E’ quanto di più efficace nella modernità, si possa mettere in campo e tuttavia – proprio per questo – siamo accusati di poca concretezza.

Strano perché  oltre alle idee e le azioni “culturali” il Parco è oggi tutto un cantiere!

In senso figurato? Sì! Ma anche in senso letterale e persino edilizio!

Ci sono veri e propri cantieri in corso al Rifugio Segheria (Civago) per 140.000,00; a Cecciola (nel borgo) per 150.000,00 €; a Cerreto Alpi (vecchio mulino) per 72.000,00 €; a Ligonchio (palazzina ENEL) per 300.000,00 € ; a Sologno (castagneti Monte Cafaggio) per 60.000,00 €, a Sparavalle (Porta delle due Valli) per 120.000,00€; sul sentiero Italia per 300.000,00; alla Piazza di Rometta (puntoinfo e vendita) 100.000,00€ ; nel Borgo di Apella 200.000,00€.

Stanno operando direttamente o collaborando col Parco in questi cantieri diverse imprese del territorio e qualcuna esterna, Agnesani, Moretti, Briganti di Cerreto, Coop. Nasseta, Arcaland, Coop. Ginepro, Ieco (Cervarezza) Cofap, Modo (PD) il CAI e altri soggetti.

Inoltre è  appena conclusa la Porta dell’Acqua e dell’Energia di Ligonchio (Reggio Children – Subeltech – Fattori – Bertoia ecc…).

Stanno per aprirsi entro l’aututnno cantieri a Gazzolo (porta dei Cavalieri), Passo del Cerreto (Porta del Mediterraneo e Poiano (Gessi Triassici life geositi).

E’ questo il contributo in termini concreti e immediati che il Parco sta dando all’Appennino contro la crisi, per sostenere l’occupazione e il lavoro. Inoltre queste opere non sono fini a se stesse ma vanno ad avviare progetti di qualificazione e innovazione del turismo ambientale e della commercializzazione dei prodotti locali. Sono investimenti consistenti e diffusi proprio sulla parte più alta e più debole dell’Appennino. Questi lavori sono in corso e saranno terminati comunque. Se per il 2011 non ci saranno gli scriteriati tagli annunciati il Parco potrà “cantierare” altri progetti e altri lavori. Ecco perché i tagli al bilancio del Parco sono concretamente tagli alle risorse dell’Appennino.

Fausto Giovanelli

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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