Parco nel mondo: la gioia di incontrare gli amici toscani d’America.

( 20 Dicembre 2010 )

Per lo staff di Parco nel mondo è stata un’occasione davvero importante quella delle giornate appena trascorse, in cui si sono dati appuntamento in varie città toscane e nei luoghi d’origine i rappresentanti delle Associazioni dei Toscani all’estero, avendo così la possibilità di incontrare di persona tanti amici con cui il contatto era stato per la maggior parte telematico, fino ad oggi. Oltre alla soddisfazione nel sentir esprimere grande apprezzamento per il lavoro che Parco nel mondo porta avanti ormai da tre anni per rafforzare ancor più il legame tra l’Appennino e le comunità dei suoi emigrati, è stata particolarmente gradita la possibilità di poter avere uno scambio di opinioni con persone con cui è stato instaurato da tempo un contatto grazie ad internet, ma che raramente capita di vedere di persona.

Tra queste c’è Mariela Manzoli, rappresentante della comunità toscana di Cordoba in Argentina, che da tempo è in contatto con Parco nel mondo grazie ad internet e sta lavorando per promuovere il Parco Nazionale nella sua città. Susanna Rossi Presidente dei Lucchesi nel mondo di Mar del Plata in Argentina, che è nata in Garfagnana ed è emigrata quando era bambina, “Ho trasmesso anche ai miei figli l’amore per l’Italia e per la Garfagnana in particolare; apprezzo molto il progetto Orizzonti Circolari che coglie la grande sfida di lavorare sulle giovani generazioni discendenti dai nostri emigrati cercando di tenere saldi i legami affettivi ma anche di instaurare relazioni e scambi nei campi del turismo e dell’economia.”

Lo staff ha potuto conoscere personalmente anche Rafael Josè Cavaroli, Presidente dei Lucchesi nel mondo di Jacutinga in Brasile, rappresentante di una comunità di origine garfagnina in cui il legame con L’Appennino è davvero molto sentito, che ha visto già otto dei suoi giovani partecipare al progetto Orizzonti Circolari nelle edizioni 2009 e 2010. Questi ragazzi non avevano mai visto la Garfagnana, terra dei nonni, che hanno scoperto grazie alla partecipazione al soggiorno formativo e che una volta tornati a Jacutinga come Ambasciatori affettivi del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano hanno fatto conoscere ai concittadini attraverso diverse iniziative.

Gli Ambasciatori del Parco hanno inoltre presentato allo staff Marco Antonio da Silva, Presidente del Circolo Toscano di Riacho Grande, Brasile, che chiacchierando insieme a Julio Cezar Vanni racconta: “Nella mia città vive una numerosa comunità garfagnina, in molti siamo originari del piccolo borgo di Chiozza e della zona vicina al Passo delle Radici; quando sono emigrati, i nostri nonni o i genitori lavoravano nel campo del legname, perché anche in Italia facevano queste professioni in Appennino. Ancora oggi queste famiglie svolgono attività imprenditoriali o artigianali nell’ambito della lavorazione del legno, che caratterizzano l’area della nostra città”.

Le comunità a cui appartengono hanno mantenuto un fortissimo legame con il territorio d’origine e lo trasmettono anche alle giovani generazioni, che in queste comunità crescono sentendosi italiane e guardando all’Italia come modello di valori e di tradizioni da mantenere.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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