L’Atelier affascina anche i berlinesi

Incontro con gli studenti dalla Thüringen-Oberschule

( 19 Maggio 2011 )

Il flusso delle visite all’Atelier delle Acque e delle Energie di Ligonchio è ormai continuo e il resoconto che lo riguarda sottolinea il crescente successo dell’impresa realizzata dal Parco nazionale e da Reggio Children rischia addirittura di essere ripetitivo. Non fanno quasi più notizia le reazioni, nella scala dal soddisfatto all’ammirato all’entusiasta, delle centinaia di bambini e ragazzi e delle decine di insegnanti che vivono l’esperienza del contatto con le ‘macchine’ dell’Atelier e del rapporto con gli spunti pedagogici che esso stimola.

Ma se il gruppo di studenti che giunge a Ligonchio ed entra nella Centrale Enel viene da Berlino, cioè da una delle capitali mondiali della tecnologia e da una delle nazioni di più solida e apprezzata tradizione educativa, allora vale la pena raccontare l’evento e registrare opinioni e commenti di così severi ‘sperimentatori’. Stiamo parlando degli studenti delle classi ottava e nona della Thüringen-Oberschule, accompagnati da un gruppo di professori in un viaggio che rinnova il gemellaggio con la Scuola media di Villa Minozzo.

Tobias, che sembra il più impegnato negli esperimenti, mani nell’acqua e un orecchio alle spiegazioni dell’atelierista, osserva che “a scuola non si trovano mai occasioni e opportunità di questo genere” e che “in poco tempo si capiscono molto meglio le cose che si studiano”. I suoi compagni, anche per timidezza, non commentano ad alta voce ma qualcuno assume il ruolo di portavoce e, attraverso l’interprete, vuole far sapere che l’Atelier ha un disegno affascinante.

Rainer Bösel, il preside della Thüringen-Oberschule, osserva come i suoi studenti “interagiscono spontaneamente con le macchine e diventano attori, creatori di energia, con grande naturalezza: un atteggiamento stimolato dall’Atelier, che aiuta l’istruzione più di qualsiasi lezione in classe”.

E’ lo stesso professor Dario Patullo della media di Villa Minozzo, che entra all’Atelier per la prima volta per accompagnare gli ospiti tedeschi, a sottolineare la soddisfazione che si prova nel presentare a colleghi e partner stranieri un biglietto da visita del territorio così importante e qualificato; ma soprattutto nell’osservare come già all’ingresso nel locale del laboratorio scoppi tra gli studenti la curiosità, che è una molla fondamentale per l’apprendimento.

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