Dall’Argentina a Gazzano, per toccare la terra delle radici

Il viaggio di Maria Elvira sulle orme del bisnonno Cadmo Gigli

( Sassalbo, 18 Ottobre 2011 )

Maria Elvira Sagasti Gigli vive a San Nicolas, una città argentina della provincia di Buenos Aires, è una dei discendenti dei nostri emigrati che sono stati contattati dal progetto “Parco nel mondo” del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e che non hanno perduto l’affetto per la terra da cui sono partiti nonni e bisnonni per cercare una vita migliore.

E’ stato proprio il desiderio di vedere di persona il luogo d’origine che ha spinto Maria Elvira a venire in Italia, organizzando con lo staff di Parco nel Mondo una giornata a Gazzano di Villa Minozzo, infatti è da lì che Cadmo Gigli, bisnonno di Maria Elvira, partì per trasferirsi nella città di Cordoba in Argentina.

Un viaggio alla scoperta delle montagne e del piccolo paese di cui ha sentito raccontare tante volte dalla nonna, in cui il bellissimo verde della primavera si trasformava nel bianco degli inverni innevati che rendevano la vita difficile a tutti e che, nelle parole della protagonista “E’ un tributo alla mia famiglia, in particolare a mia madre e a mia nonna, che mi hanno sempre parlato dell’Italia e hanno cercato di trasmettermi l’uso dell’Italiano insieme all’amore per quei luoghi a cui loro non hanno potuto fare ritorno. Per me arrivare qui e respirare l’aria dove sono nati e vissuti i miei antenati era un obiettivo importante.”

La signora Sagasti Gigli è una libera professionista nella sua città, laureata alla Facoltà di Economia, ha uno studio di consulenze nell’ambito dell’amministrazione economica e delle risorse umane; tre anni fa erano stati due dei suoi tre figli, Marcelo e Juan, a compiere lo stesso viaggio, emozionandosi come è capitato a lei nel vedere la vecchia casa del bisnonno, ora abbandonata, al Monte di Gazzano, che conserva nelle sue antiche pietre la storia della montagna d’Appennino di più di un secolo fa.

Lo scambio di lettere e di contatti via internet con lo staff di Parco nel mondo è iniziato nel 2008, grazie al fatto che la famiglia Sagasti Gigli ha mantenuto la cittadinanza italiana ed è iscritta all’Anagrafe del Comune di Villa Minozzo, questo ha permesso loro di rafforzare un legame che rischiavano di perdere, ma che adesso invece è diventato più vivo, grazie anche alla grande disponibilità di due abitanti di Gazzano: Arcero Secchi e Anna Gigli, che con le loro riceche sulle famiglie del paese hanno potuto fornire alla famiglia Sagasti Gigli l’albero genealogico che riporta i nomi di tutti i loro familiari e che conserveranno in Argentina come un prezioso tesoro.

“Grazie ai contatti instaurati in questi ultimi anni da Parco nel mondo, il progetto dedicato alle nostre comunità residenti all’estero e gestito dalla Comunità Montana di Garfagnana, tanti tra i nostri emigrati hanno sentito che la terra d’origine non li ha dimenticati, anzi, ha bisogno della loro presenza e vuole mantenere una relazione con loro. Sono tanti quelli che rispondono e si uniscono a chi invece non ha mai smesso di essere presente nei nosti borghi, tutto questo è il grande apporto fornito da quella che abbiamo chiamato “Cittadinanza Affettiva”, che aiuta il nostro Appennino a mantenersi vitale”, afferma Fausto Giovanelli, Presidente del Parco nazionale.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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