Neve Natura, tutta un’altra storia

I ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme all’Abetina Reale

( Sassalbo, 30 Marzo 2012 )

E’ proprio vero che la storia la scrivono i vincitori, com’è vero che i Celti Boi vinsero qualche battaglia, ma contro i Romani persero la guerra. Così delle vittorie si perdono le tracce ed entrano nel mito. Per raccontare ‘un’altra storia’ ci vogliono gli appassionati, come Roberto Grossi, insegnante in pensione, borettese e studioso di storia celtica, che ha incontrato, a Succiso, la comunità del paese e i ragazzi dell’Istituto Alberghiero ‘G. Magnaghi’ di Salsomaggiore Terme, venuti nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano per Neve Natura.

Grossi ha raccontato, a un’attenta platea, i risultati delle sue ricerche su opere di storici antichi, su documenti medioevali e leggende arcaiche tramandate di generazione in generazione. L’epica battaglia vinta dai Galli è stata localizzata nella “grande foresta chiamata Silva Litàna”, dove nel 216 a.C. quattro legioni romane, comandate dal console Postumio, caddero in un agguato e furono sterminate dei guerrieri boici. Secondo Grossi il luogo dell'eccidio, non specificato dagli storici romani, è la selva del Monte Leto nell'alto Appennino Reggiano, proprio sopra Succiso.

«Un racconto molto interessante – dicono gli anziani del paese – sarebbe bello se anche Succiso entrasse nei libri di scuola».

Grazie anche a questa incursione nella storia, Neve Natura, a Succiso, ha offerto agli studenti della IA dell’Alberghiero di Salsomaggiore Terme un assaggio di tradizione e territorio.

La primavera avanza sul crinale e le passeggiate diventano occasione per scoprire la fioritura intorno ai Rifugi Rio Pascolo e Ghiaccioni. Escursioni mirate anche alla raccolta di erbe selvatiche da utilizzare in cucina con lo chef Emanuele Pedrini.

I ragazzi saranno anche protagonisti nella realizzazione del primo pecorino dell’anno di Succiso, con loro, infatti, il casaro Albaro Torri, riprende la lavorazione dopo la pausa invernale.

Per l’Alberghiero di Salsomaggiore in progetto Neve Natura non è una novità; anzi l’Istituto di anno in anno raccoglie con entusiasmo le offerte formative del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, sia quelle rivolte agli allievi, sia i corsi di aggiornamento per gli insegnanti. Un sodalizio, quindi, che si va rafforzando.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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