UNESCO per l'Appennino ora é cosa fatta.

( Sassalbo, 13 Giugno 2015 )

UNESCO per l'Appennino ora é cosa fatta.
E da oggi abbiamo più possibilità è più responsabilità tutti: il Parco Nazionale, le Camere di Commercio e le Università, la Fondazione Reggio Children e i Consorzi di Bonifica, Coldiretti e Legambiente, i Cai e le Scuole, le associazioni e i comitati che hanno sostenuto e condiviso il percorso di candidatura; e soprattutto i 38 comuni dell'Area Uomo e Biosfera cui si è aggiunto il Comune di Reggio Emilia - fuori dal perimetro - che ha egualmente sostenuto la proposta. Il riconoscimento UNESCO è di per sè una promozione di eccellenza e risonanza larghissima nello spazio e duratura nel tempo . É un premio per i tanti soggetti che la candidatura hanno portato avanti. È anche (e per sempre !) un grande omaggio ai valori umani (men),alla fatica, all'intelligenza e al lavoro di secoli,che hanno fatto del nostro Appennino tosco emiliano un luogo di tanti prodotti di eccellenza, di antico senso di comunità, di vera e propria civiltà rurale.Il riconoscimento premia anche il nostro Parco Nazionale, i  suoi valori di ambiente, paesaggio e bellezza (biosphere), molto ricchi e altrettanto poco conosciuti,che si concentrano attorno al confine climatico tra Europa e Mediterraneo. Abbiamo inoltre tutti, da oggi , una più grande responsabilità ." Unesco uomini e biosfera" é sinonimo di impegno attivo per lo sviluppo culturale e la crescita del capitale umano.Abbiamo ricordato , al Consiglio internazionale di Parigi, la fatica e l'intelligenza dei nostri genitori e delle tante generazioni che hanno saputo non solo vivere,ma innovare e progredire in Appennino,consegnandoci il ricco patrimonio di cui oggi è riconosciuto il valore.
Dobbiamo preoccuparci ora di combattere pericoli di abbandono , omologazione culturale e rassegnazione che si manifestano soprattutto nei centri ormai svuotati dell'alto crinale. Più che di un traguardo - abbiamo detto a Parigi - dobbiamo perciò parlare di un punto di partenza. L'obbiettivo è di dare ai bambini alle ragazze e ragazzi dell'Appennino un sempre più forte senso di appartenenza al territorio, e al tempo stesso più approfondite conoscenze e migliori supporti, perché possano essere protagonisti dell'innovazione sostenibile,in nome di responsabilità condivise sul territorio e,insieme, di apertura e collaborazione con popolazioni e e aree in particolare di montagna , di tutta la rete UNESCO e di tutto il mondo. 

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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