Appennino Gastronomico: Il territorio in un piatto

Si rinsalda il legame tra enogastronomia e pratiche agricole

( Sassalbo, 15 Novembre 2015 )

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, in collaborazione con Coldiretti e con la Scuola internazionale di cucina italiana - ALMA - di Colorno, presenta l’VIII edizione della rassegna ‘Appennino Gastronomico - Menu a Km Zero’, che si svolgerà fino al 20 dicembre. La novità di quest’anno è che tra i 41 partecipanti ci sono non solo i ristoratori del Parco Nazionale, ma anche alcuni della Riserva ‘Uomo e Biosfera’ dell’Appennino Tosco Emiliano riconosciuta dall’UNESCO.

La formidabile ricchezza di produzioni tipiche di alta qualità - sessantaquattro tra DOP, IGP e denominazioni geografiche - ha, infatti, contribuito non poco all’affermazione di questo territorio come Riserva MaB UNESCO. L'Appennino Tosco-Emiliano è un paesaggio alimentare posto a cerniera tra il Nord padano, la penisola e il mare di Luni. La cultura materiale a cavallo tra la terra toscana e quella emiliana, con uno sguardo verso il mare, si ritrova a tavola, dove è possibile ancora ritrovare i travasi secolari in termini di enogastronomia e di tradizioni. Componenti cardine di questa tavola sono la “cultura del Parmigiano Reggiano” di montagna e del Prosciutto di Parma per il versante emiliano, la "cultura del castagno" ampiamente rappresentata nei versanti di Garfagnana e Lunigiana, e la "cultura del testo", il disco piatto utilizzato per la cottura sul fuoco che caratterizza la cucina appenninica dell'alta Toscana. Per valorizzare questa straordinaria koinè di sapori, frutto di filiere agricole corte capaci di fondere innovazioni tecnologiche e tradizione, il Parco Nazionale propone agli esercizi di ristorazione la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari del territorio dell’Area MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano. Obiettivo incentivare forme di turismo correlate alle eccellenze del territorio in una stagione turistica per certi versi ancora marginale come l'autunno, e incentivare le filiere agro-alimentari locali e tradizionali, avvicinando produttori, ristoratori e consumatori anche per contribuire alla riduzione dei gas "effetto serra" derivanti dal trasporto delle merci.

“La rassegna ‘Appennino Gastronomico’ - spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale - ha il grande merito di aver contribuito, di anno in anno, alla costruzione di una rete, sia tra i ristoratori dei diversi versanti del Parco Nazionale, sia tra chi cucina e chi produce le materie prime. L’edizione 2015 intende dare valore a questo patrimonio di relazioni. Per questo nella competizione di quest’anno ai ristoratori viene chiesto di preparare un piatto ideato con l’intento di valorizzare il lavoro e la passione di un produttore del territorio. In sostanza ogni ristoratore ha il compito di ‘adottare’ un produttore: un modo concreto per sottolineare lo stretto legame tra ricette enogastronomiche e pratiche agricole”.

“Nell’anno in cui il mondo attraverso Expo2015 ha celebrato l’alimentazione sana e consapevole - spiega Maria Adelia Zana, Coldiretti - ognuno di noi può essere protagonista del proprio stato di benessere. I mezzi ci sono per informarsi, capire e scegliere cosa mangiare, soprattutto in un Paese come l’Italia ricco di produzioni tipiche certificate, d’eccellenze, e forte in sicurezza alimentare. Coldiretti, che a livello nazionale rappresenta oltre un milione e seicentomila soci, attraverso le iniziative di vendita diretta di Campagna Amica, vuole esprimere il valore e la dignità dell’agricoltura italiana come principale produttore di cibo nell’interesse di produttori agricoli e consumatori. La rassegna ‘Appennino Gastronomico’, quest’anno riprende perfettamente la filosofia di questo progetto. Un’occasione per stringere sinergie tra i produttori presenti nell’Appennino Tosco Emiliano, sicuramente a poca distanza dai ristoratori che interpretano prodotti e ricette; un’opportunità per permettere alle diverse realtà produttive del territorio, poste sulla stessa filiera, di conoscersi e interagire. Può rappresentare non solo un’opportunità di crescita ma anche reale valore aggiunto per chi sceglie di compiere un viaggio gastronomico nel Parco nazionale e nella Riserva MAB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano”.  

Essenziale, come nelle precedenti edizioni, il giudizio di chi in queste settimane degusterà i menu a Km zero. Tutti, infatti, sono invitati a votare il piatto preferito attraverso il sito del Parco Nazionale (www.parcoappennino.it/menuKm0.php). I giudizi peseranno sul verdetto finale che sarà elaborato da un gruppo di esperti di ALMA.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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