Giornata Mondiale del Suolo 2016

Valorizzazione del paesaggio alimentare cerniera tra il Nord padano e il mare

( Sassalbo, 05 Dicembre 2016 )

Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Suolo un’occasione necessaria per ricordare che prendersi cura del proprio territorio è sempre di più una necessità di cui bisogna essere consapevoli. Per l’Appennino Tosco Emiliano, Riserva di Biosfera dell’UNESCO, anche questa ricorrenza  è un’opportunità per ribadire il nostro Take Care Appennino ‘prendiamoci cura-avere cura dell'Appennino', un punto di partenza per la costruzione di una strategia nell'ambito della quale condividere conoscenze e azioni. 

Nella Giornata Mondiale del Suolo Coldiretti ci ricorda che in Italia si è ridotto di oltre un quarto il totale della terra coltivata (-28%), tanto che la superficie agricola utilizzabile negli ultimi 25 anni è arrivata ad appena 12,8 milioni di ettari. “Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo si abbattono - sottolinea la Coldiretti - i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato è che sono saliti a 7.145 i comuni italiani, ovvero l'88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni, secondo le elaborazioni su dati Ispra. Di questi 1640 hanno nel loro territorio solo aree a derivata propensione a fenomeni franosi, 1.607 sono invece i comuni a pericolosità idraulica e 3.898 quelli in cui coesistono entrambi i fenomeni”.

Per invertire questa tendenza, il Parco Nazionale vuole porre al centro della sua azione la conservazione della biodiversità, attraverso, principalmente, la costruzione di reti di istituzioni, cittadini e operatori che insieme siano parte attiva di un percorso di sviluppo sostenibile. Un esempio concreto è la rassegna ‘Appennino Gastronomico’ che rappresenta la prima rete tra operatori dell’enogastronomia e i produttori nell’Area ‘Uomo e Biosfera’ (MaB) UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano. La formidabile ricchezza di produzioni tipiche di alta qualità - sessantaquattro tra DOP, IGP e tradizionali - ha, infatti, contribuito non poca all'affermazione di questo territorio come Riserva MaB UNESCO. L'Appennino Tosco-Emiliano è un paesaggio alimentare posto a cerniera tra il Nord padano, la penisola e il mare di Luni. Valorizzare lo straordinario lavoro di chi contribuisce a realizzare la filiera agricola del nostro Appennino, prendendosi cura del territorio e della montagna, coniugando innovazione tecnologica e tradizione, non può che essere il miglior testimone della Giornata dedicata al Suolo. Dal valore al suolo nel  complesso mosaico dei paesaggi del Parco Nazionale e dei territori circostanti, vuol dire recupero e la tutela della diversità sociale e culturale collegata alle caratteristiche del territorio. Solo così saremo in grado di contrastare fenomeni ben noti nelle aree rurali-marginali, quali: disoccupazione, invecchiamento della popolazione e spopolamento. Valorizzare la diversità socioeconomica intesa come bacino di competenze significa quindi: sostenere l’agricoltura biologica e la forestazione sostenibile; promuovere la multifunzione agricola (in particolare alla manutenzione del territorio, alla produzione di energie rinnovabili ed all’offerta di turismo rurale); incoraggiare i processi di ritorno alla micro-agricoltura anche con “nuove-antiche” produzioni. In questo contesto la rassegna ‘Appennino Gastronomico – Menu a Km zero’ è un contributo concreto.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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