Prendersi cura dell’Appennino

( Sassalbo, 09 Dicembre 2016 )

'Prendersi cura dell'Appennino' è l'idea base per la strategia di Branding della Riserva di Biosfera UNESCO dell’AppenninoTosco Emiliano emersa nel settembre scorso al Workshop internazionale di Torrechiara. ‘Prendersi cura dell’Appennino’ è anche tema e titolo dell'accordo/laboratorio sul turismo avviato il 6 dicembre scorso da Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, Unione Montana dei Comuni e Camera di Commercio di Reggio Emilia.Ne riportiamo il documento-base che puó rappresentare un punto di riferimento per ulteriori e diversi accordi e programmi nelle diverse provincie e aree della nostra "Biosfera Unesco”.

Prendere cura dell’Appennino

1) OBIETTIVI

Obiettivi essenziali di questa prima conferenza, in attuazione dell'accordo tra Unione Parco e Camera di Commercio sono: a) una presa di coscienza del divario tra il potenziale attrattivo del nostro Appennino e le capacità differenti dei soggetti pubblici privati e associativi di conoscerlo comprenderlo a fondo e conseguentemente metterlo in valore; b) la fondazione e condivisione di una nuova visione del turismo in Appennino, in coerenza con la “Carta di Pietrarsa", con le linee della conferenza nazionale del MIBACT e la nuova legge regionale sul turismo . Monitorare i cambiamenti in corso  e mettere a fuoco gli scenari del presente e quelli del futuro. 

2) VISIONE

Il turismo da far crescere su questo territorio, la cui attrattività non è condensata in un singolo elemento “eccezionale”, ma sta nell’insieme equilibrato di valori naturali e valori umani, non può essere settore separato o aggiuntivo, ma deve essere strettamente connesso col vivere in Appennino in tutte le sue dimensioni: paesaggio, cultura, governo del territorio e dell’ambiente, agricoltura di qualità, stagioni, scuola, sport, associazionismo, volontariato, senso di appartenenza e di comunità.

Diventare appieno un distretto turistico competitivo presuppone da un lato innovazione imprenditoriale e culturale, e dall’altro un altrettanto forte investimento sull' amore e sulla cura degli abitanti per il proprio territorio.

In altre parole:

Brand image (ciò che proponiamo ai visitatori) e brand identity (ciò che pensiamo di noi stessi) devono essere connessi.

Ciò suggerisce ad esempio di mettere in comunicazione tra essi e per quanto possibile in coerenza “gli stili delle manifestazioni degli eventi” (pubblici) le insegne/ vetrine e gli allestimenti territoriali, i siti web e le azioni di web marketing degli attori pubblici e degli operatori privati, la formazione imprenditoriale e i programmi scolastici. 

3) PARTECIPAZIONE

Essendo esauriti i vecchi modelli del turismo appenninico (villeggiatura estiva più alcuni weekend invernali nelle stazioni sciistiche), ed essendo ancora a livello “iniziale” e non consolidato le dinamiche attive e più vive dei nuovi turismi in Appennino, si propone un approccio prudente alla definizione di un quadro di valutazioni e proposte.

In questa fase prioritario è aprire spazi e possibilità di  co-costruzione, avviare processi partecipativi, che vedano gli operatori e i cittadini in genere coinvolti e protagonisti in relazione stretta con i programmi e le strategie dei soggetti pubblici ( Regione, Comuni, Parchi, Gal, Apt ecc ).

Si ritiene per questo che la prima e migliore attuazione dell’accordo iniziale tra Unione Parco Nazionale e Camera di Commercio, sia l'attivazione di un tavolo e di un forum permanente pubblico privato attraverso il quale fare crescere viai via una selezione delle azioni da mettere in campo. 

4) APPENNINO

Il primo tema da esaminare riguarda la identificazione/ distinzione del territorio come destinazione originale e autentica: cioè il primo punto che la “Carta di Pietrarsa” definisce come “Sostenibilità, identità e autenticità”. Sono connotazioni che si attagliano molto bene all'idea e alla prima delle parole guida da indicare: la parola APPENNINO.

E’ questa la parola in grado di esprimere l'insieme del territorio e di includere i concetti di identità, autenticità, sostenibilità e le sue interne relazioni con natura, stagioni, paesaggio, prodotti, agricoltura, enogastronomia, neve, funghi ,castagne, attività sportive indoor e outdoor, parchi avventura, benessere, buon vivere, persone e comunità.

5) L’APPENNINO NEL MONDO

Il documento piano strategico per la digitalizzazione del turismo italiano recita: “Gli assest distintivi del nostro paese che possano fornire motivazioni di visita sui diversi mercati valorizzando sia le eccellenze più note, che caratterizzano l'immagine internazionale dell’Italia, che quelle particolarità dell'Italia nascosta che hanno molto potenziale inespresso”.

Rapportando al territorio dell'Appennino questo approccio, si riconoscono alcuni macro attrattori - che hanno già oggi una valenza e un brand internazionalmente riconoscibili e sono altresì asset distintivi di un’area e di reti più vaste regionale, interregionale, nazionale e internazionale: Mab Unesco, Parco Nazionale Appennino tosco emiliano, Parmigiano Reggiano, Matilde di Canossa, si tratta di brand e titoli legati a diverse eccellenze ed emergenze del territorio, riferiti ai beni culturali, alla storia, al paesaggio, all’ambiente, ad agricoltura ed enogastronomia di qualità, al tema globale della Sostenibilità.

Questi “Brand” non sono esclusivi e strettamente locali. Mettono in relazione l’Appennino Reggiano con un’area più vasta in altre province emiliane (Parma e Modena), in altre regioni (Toscana e Liguria) e la collocano in reti nazionali e internazionali affermate (Parchi – Unesco – Agroalimentare) e suggeriscono un approccio strategico non rinchiuso nei confini amministrativi dell’Appennino Reggiano.

 6) UN SISTEMA COERENTE E COMPETITIVO

La prima condizione per diventare sistema coerente e competitivo è far crescere il dialogo, l’interazione, il coordinamento e le sinergie tra i diversi elementi, oggettivi e soggettivi (diversi tematismi, diverse localizzazioni, diversi operatori privati, diversi soggetti pubblici) per aumentare la capacità del territorio di esprimere una pluralità di offerte diverse ma al tempo stesso coerenti alla sua identità distintiva. Servono:

a) una ricognizione/censimento dei prodotti turistici oggi proposti in Appennino;

b) una valutazione delle loro valenze/potenzialità rispetto alla promozione dell’Appennino come meta turistica;

c) un sostegno alla start up di progetti sperimentali e innovativi.

7) TARGET E BACINI DI DOMANDA

Oggi appaiono in crescita attuale e/o potenziale flussi turistici legati a:

- Turismo escursionistico – naturalistico (Grandi cammini, Sentieristica, Rete dei Rifugi, Via Matildica del Volto Santo, Alta Via dei Parchi, Bismantova, Sentiero Spallanzani)

- Turismo sportivo – di singoli, famiglie o gruppi – legati alla ricchezza e qualità dell’impiantistica disponibile in tutti i comuni, alla disponibilità di percorsi ciclabili tutto l’anno, alla possibilità di sport invernali

- Turismo del benessere/wellness legati alla presenza crescente  di attrezzature dedicate, presidi sanitari e condizioni ambientali per soggiorni del benessere mettendo in connessione sport alimentazione e salute e reti di collaborazione tra operatori, associazioni sportive e nuove professioni connesse, a partire dal progetto già in essere “Una montagna di salute”

- Turismo enogastronomico legato alla qualità (effettivamente elevata) e all’autenticità dell’offerta enogastronomica presente sul territorio e al suo rapporto ravvicinato con le produzioni agricole, in primis Parmigiano Reggiano e latterie 

- Turismo culturale e religioso legato al patrimonio storico culturale medioevale e matildico (castelli , pievi e Bismantova) – e all’opportunità di educazione ambientale ed educazione alla sostenibilità (NeveNatura, Atelier delle Acque e delle Energie, Atelier Natura Protetta, Rete Scuole Unesco)

- Turismo di comunità moltiplicando alle esperienze  “di già riconosciuto successo” di Cerreto Alpi e Succiso

- Turismo di ritorno legato al numero elevatissimo di emigrati, loro famiglie e discendenti che già oggi, senza promozioni specifiche, sono parte consistente del turismo estivo, dei soggiorni nelle seconde case, delle sagre e delle feste di animazione dei borghi purtroppo attualmente quasi esclusivamente nella stagione estiva. Questo bacino/tema ha consistenti possibilità di crescita in particolare in periodi diversi dall’estate.

8) STRUMENTI E POLITICHE DI SOSTEGNO - PSR e GAL

Ci sono azioni in corso che devono essere valutate, portate avanti, implementate ulteriormente. Esse riguardano:

- Il programma Leader – di cui è stata approvata e viene condivisa la strategia – che potrà essere elemento di regia, di coerenza tra interventi pubblici e privati

- Il programma POR –FESR e il progetto approvato o finanziato in concorso che riunisce Parco nazionale, Parchi del Ducato, Aree interne volti alla realizzazione della Via Matildica del Volto Santo, del Circuito di Bismantova e dell’avvio della dotazione di un servizio diffuso di E – Bike per favorire la multi stagionalità e la qualificazione dell’attività nelle stazioni sciistiche

- I programmi di Branding dell’area Unesco, attorno all’idea forte – “Take Care Appennino” che prevedono interventi territoriali e azioni di coinvolgimento di operatori, cittadini, scuole

- Il programma CETS fase 2  in corso che prevede l’impegno diretto degli operatori coinvolgendoli nel qualificare l’offerta di turismi sostenibili

- Il progetto PAT, sostenuto dalla Camera di Commercio in collaborazione con le centrali cooperative e il Parco Nazionale, che ha costruito una rete attiva tra operatori, impegnata nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti (pacchetti – offerte) e aperto alla partecipazione di numero sempre più ampio di operatori singoli e associati.

Al presente realizzazione del presente documento hanno contribuito: Elisa Attolini, Luciano Correggi, Fausto Giovanelli, Giovanni Teneggi.

Condividi su
 
© 2024 - Ente Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Via Comunale, 23 54013 Sassalbo di Fivizzano (MS) Tel. 0585-947200 - Contatti
C.F./P.IVA 02018520359
Codice univoco per la fatturazione elettronica: UF6SX1 PagoPA
Albo Pretorio - Amministrazione trasparente - URP - Privacy
Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

Facebook
Twitter
Youtube
Flickr