A Lagdei si chiude Neve Natura 2009

( 27 Marzo 2009 )

LAGDEI (Bosco di Corniglio, 26 marzo 2009) – “In Appennino, d’inverno, per scoprire il turismo. Partendo dagli studenti genitori e turisti del domani”.

Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, commenta da Lagdei i numeri che in solo otto settimane hanno segnato il successo del progetto Neve Natura Scuola che chiude, proprio nel parmense, con l’ultima classe sfiorando i 1.500 pernottamenti complessivi; un progetto sostenuto economicamente anche dalla Provincia di Parma.

 

“In Appennino sono saliti – prosegue Vignali - 344 allievi di 12 istituti e oltre 28 insegnanti – per studiare tra ambiente e natura, godendo così di periodi soggiorni nelle strutture ricettive presenti sul territorio del Parco”.

“Nel nostro comprensorio del Parco, per la prima volta abbiamo avuto studenti dalle Cinque Terre e, in questa occasione, nell’Alto Parmense sono saliti studenti dell’Appennino reggiano, ai confini col Modenese. La filosofia di questo progetto è quella di portare a scoprire i nostri angoli più belli, durante le lezioni, per usufruirne con mezzi nuovi od originali”.

Ovvero?

“Non deve stupire – prosegue Vignali – se per troppo tempo abbiamo pensato di potere competere con lo sci da discesa delle grandi montagne. Esiste, invece, un modo per calcare le nostre vette, dal Parmense al Massese, con mezzi nuovi e rispettosi dei luoghi, come le ciaspole, il nordic walking o lo sci di fondo. Ma anche per scoprire l’Appennino all’insegna della sicurezza”.

Infatti, per 34 studenti dell’Istituto comprensivo di Carpineti, alle prese tra lezioni su aquile e lupi, sono saliti in cattedra, all’aperto, anche gli esperti del Soccorso Alpino di Parma o, docente d’eccezione l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli. Quindi, anche, spazio per percorrere i sentieri in compagnia dei propri genitori.

“Di questo progetto qui proposto e studiato anche da fuori regione – conclude Vignali – siamo orgogliosi: abbiamo saputo portare il turismo invernale in zone dove questo era sconosciuto.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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