Da Reggio Children energia per Ligonchio

Decolla con Enel e Parco Nazionale una partnership d'eccellenza.

( 31 Luglio 2009 )di Fausto Giovanelli

Si direbbe un miracolo. Quando poco più di un anno fa è stato proposto nel teatro di Ligonchio il disegno di fare della Centrale Enel un luogo d'eccellenza della pedagogia della scienza sembrava un'ipotesi affascinante ma del tutto futuribile. Invece siamo al via! L'Atelier delle acque e delle energie diventa realtà e sarà inaugurato il prossimo 4 agosto.

La trasformazione della Centrale, che ogni giorno produce energia rinnovabile, in un luogo topico dell'economia della conoscenza è un salto enorme per il crinale dell'Appennino. Per il Parco è la sfida delle sfide. E' un'iniziativa che ha il sapore della green e della soft economy, una risposta di innovazione alla richiesta sempre finora inevasa di invertire la tendenza al declino del crinale.

Non ci sono molte alternative. Negli ultimi 50 anni il più grande sviluppo industriale che il nostro Paese abbia mai conosciuto ha significato per Ligonchio un drastico calo demografico. Si possono continuare a percorrere le strade del passato, più rassicuranti, ma con la certezza di arrivare al fallimento. Oppure si può cogliere la vera sfida: non inseguire più il passato ma il futuro, incerto ma anche necessario e possibile. Occorre lanciare nuove professioni, nuovi circuiti economici, nuovi punti di riferimento ideali e culturali.

Proprio ora che la crescita economica che ha causato il declino di Ligonchio e del crinale segna un'inedita, gravissima stagnazione e crisi è possibile cogliere nuove occasioni per un territorio che ha mantenuto le caratteristiche, peculiarità ed eccellenze. Come nell'ideogramma cinese, nella parola “crisi” dobbiamo leggere “pericolo” ma anche “opportunità”.

L'Atelier di Ligonchio è un investimento sulla formazione professionale di alcune ragazze, sulla creazione e sullo sviluppo di imprese nel campo della ricettività turistica. Investe sull'idea che l'Appennino possa essere un luogo d'eccellenza, che l'ambiente montano possa ospitare e generare funzioni di alto livello, che possa essere molto più che un dormitorio di distretti industriali avviati al tramonto, diventando invece il laboratorio di nuovi made in Italy. Da quello che è diventato il più debole Comune della Provincia parte una sfida che utilizza il meglio di Reggio Emilia: la creatività, il genio, la passione sociale che ha costruito Reggio Children. E il meglio della storia di Ligonchio: quella Centrale Enel che ne ha fatto negli anni '20 il centro più ricco e industrializzato della Provincia.

Il Parco Nazionale espressione di una nuova visione – quasi una rivoluzione culturale - dell'Appennino con il concerto e il concorso di tutte le istituzioni locali fa da catalizzatore a una sintesi tra industria ed economia post industriale, tra natura e cultura, tra locale e globale.

Non è un'opera compiuta che si inaugura. E' un'attività che inizia. Ci sarà da lavorare, e molto, con competenza, passione e sacrificio quotidiano.

Forse è vero che Ligonchio e il crinale non sono tecnicamente preparati. Però è altrettanto vero che è tanta l'attesa, la speranza di novità che si è accumulata. Il crinale è quindi sicuramente pronto “psicologicamente” a gettarsi in un'avventura che punta non alla sopravvivenza, ma a una vera a propria rinascita.

In un giorno importante e forse topico come sarà il 4 agosto il Parco invita tutti a partecipare, a pensarci su, a dare una mano...e magari due!

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Da Reggio Children energia per Ligonchio
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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