Con ‘Orizzonti Circolari’ rafforzata la rete del Parco nel mondo

Si è appena conclusa la seconda edizione di Orizzonti Circolari - Ambasciatori del terzo millennio, progetto sviluppato nell'ambito di Parco nel Mondo, in collaborazione con le Regioni Toscana ed Emilia Romagna e rivolto alle giovani generazioni discendenti degli emigrati che hanno lasciato le quattro Province del Parco e oggi vivono in tutto il mondo. I venti ragazzi selezionati quest'anno per il soggiorno formativo di due settimane alla scoperta della terra dei propri antenati rappresentano sei diverse nazioni: Argentina, Venezuela, Brasile, Cile, Uruguay ed Australia. Dieci di loro sono di origine toscana e dieci emiliano-romagnola e insieme ai partecipanti dello scorso anno saranno Ambasciatori del Parco nelle comunità in cui sono nati: sono infatti rappresentanti  della terza e quarta generazione di italiani residenti all'estero e vivono in aree dove la percentuale di discendenti di emigrati italiani è altissima.

Uno degli aspetti che vanno sottolineati è che essi  esprimono competenze professionali di tutto rispetto, in alcuni casi particolarmente adatte a sviluppare rapporti con il Parco: tra loro ci sono, ad esempio, un architetto, una biologa ed una giornalista, il rappresentante di un consorzio turistico, una maestra di sci alpino ed una fotografa, una guida turistica. I più giovani, che studiano ancora, frequentano facoltà come gastronomia, scienze della comunicazione ed ingegneria.

Il compito degli 'ambasciatori', una volta rientrati nelle rispettive città di residenza, sarà quello di diventare portavoce dell'Appennino, raccontando e diffondendo l'identità del territorio che tutti hanno sentito nominare dai nonni, ma che non avevano mai conosciuto di persona. Chi di loro era già stato in Italia, infatti, aveva visitato le città maggiori, mete turistiche tradizionali. In questa occasione hanno invece potuto scoprire la vita reale di un'Italia diversa.

Sono state due settimane dense di esperienze e di emozioni, trascorse tra escursioni in montagna sul monte Sillara, sulla Pietra di Bismantova e sul monte Ventasso, alternate a lezioni sulla fauna o l'economia, e a spazi dedicati alla storia e alla cultura, come la visita a casa Bertolucci di Casarola o al castello di Canossa, o quelle alle produzioni tipiche del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma. Giornate che hanno lasciato a tutti il ricordo di esperienze forti, oltre ad un nuovo bagaglio di conoscenze che adesso potranno trasmettere alle loro comunità, operando soprattutto nelle associazioni di italiani all'estero di cui fanno parte.

Un viaggio intenso, anche dal punto di vista emotivo, soprattutto per chi ha potuto visitare il borgo da cui partirono i familiari, o conoscere i parenti italiani con cui i contatti si erano perduti.

Alla fine del periodo sono state consegnate anche proposte di attività future, che verranno sviluppate dai giovani 'ambasciatori' in coordinamento con lo staff del Parco, che avrà così nuove opportunità di contatto e maggiore visibilità nelle nazioni di loro residenza.

Ecco i nomi dei nuovi Ambasciatori affettivi del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano:

Dal Brasile Erika Alberti Grassi, Pedro Andreoli Rezende, Clarisse Boni de Oliveira, Paula Colpo, Monica de Cassia Bonaldi, Samira Freitas Guidi, Meridiey Leite de Melo, Bianca Sassi de Queiroz Pereira. Dall'Argentina Soledad del valle Matula, Rocio Ibarguren Cavalca, Emilio Eduardo Leni, Natalia Mac Intosh, Brunella Piccolo, Maria Florencia Tomaghelli. Dal Venezuela: Antonio Peranzi, Bruno Borsi Mililli e Leonardo Gerulewicz Vannini. Dal Cile Fabiola Venturelli Duch. Dall'Uruguay Sergio Gabrielli. Dall'Australia Jeanette Clabassi.

 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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