L’infrastruttura di ricerca è la prima Global Station in Italia della Rete Gaw dell'Organizzazione meteorologica mondiale
( 24 Marzo 2011 )L'Organizzazione meteorologica mondiale ha deciso: l'infrastruttura di ricerca posta sulla vetta di Monte Cimone, gestita dal Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare in coordinamento con il Consiglio nazionale delle ricerche, viene classificata Stazione globale all'interno del programma internazionale Gaw (Global Atmosphere Watch), fino ad ora l’unica in Italia.
Monte Cimone, dirimpettaio del Cusna e di questo più alto di una quarantina di metri, si trova nel Parco del Frignano ed è il rilievo più elevato dell’Appennino settentrionale. Oltre alla quota elevata gode di un orizzonte completamente libero e di una posizione lontana da qualsiasi forma di inquinante atmosferico locale. E’ per questo un punto privilegiato per studiare le caratteristiche chimico-fisiche e la climatologia della troposfera, garantendo inoltre anche osservazioni meteorologiche continuative. Attività che sono appunto svolte dal Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare e dall'Istituto "Ottavio Vittori" di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr).
Con questa classificazione da parte dell'Organizzazione meteorologica mondiale viene sancito che la qualità e l'unicità delle misure effettuate in vetta al Cimone in campo meteorologico e ambientale hanno una rilevanza a livello mondiale. Le stazioni di osservazione del programma Gaw sono solo 34 in tutto il pianeta; vi figura ad esempio la stazione EvK2Cnr «Everest - Pyramid», situata a oltre 5.000 m di quota in Himalaya, alle pendici dell'Everest, recentemente divenuta la 33esima Gaw Global Station.
Paolo Bonasoni, responsabile della Stazione dell'Isac-Cnr – osserva che «essendo il Cimone la vetta più alta dell'Appennino settentrionale, e non avendo ostacoli a 360 gradi, è possibile studiare i fenomeni che avvengono durante il trasporto di masse d'aria ricche di inquinanti e gas climalteranti, di polvere dal deserto del Sahara o di particolato prodotto da incendi boschivi, anche a scala intercontinentale. Le misure eseguite a Monte Cimone, permettono quindi di valutare l'impatto dei cambiamenti climatici in un'area particolarmente antropizzata come quella del sud Europa e del bacino del Mediterraneo.
Ma al Cimone non si fa solo ricerca scientifica. Dal 2004, grazie alla collaborazione fra Isac-Cnr, Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare e Parco regionale del Frignano, è attivo un servizio di educazione ambientale che consente di vedere dove e come nascono le misure inerenti il clima che cambia e l'atmosfera. Studenti e scolaresche, gruppi organizzati e singoli visitatori possono percorrere il “Sentiero della Atmosfera”. Lungo tale percorso, che dalle pendici di Monte Cimone porta sino alla vetta della montagna, sono collocati pannelli che illustrano le attività di studio e monitoraggio, introducendo così il pubblico, in determinati periodi dell'anno, a visite guidate della Stazione di ricerca del Cnr e dell'Osservatorio meteorologico dell’Aeronautica.