L’Appennino è arrivato nel cuore di Genova

L’esperienza di “Parchi in piazza” dal punto di vista degli amministratori e degli abitanti di Sestri Ponente

( 30 Maggio 2011 )

La partecipazione alla manifestazione “Parchi in Piazza”, lo scorso 21 maggio, ha riscosso segnali molto positivi non solo per l’apprezzamento dei prodotti tipici della nostra montagna, ma anche per la prosecuzione dei rapporti con il Municipio di Sestri Ponente, organizzatore dell’iniziativa.

Il Presidente del Municipio, Stefano Bernini, conosceva il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino già prima di questo appuntamento, proprio grazie ai racconti dei nostri emigrati a Sestri, che ha ascoltato fin da bambino nei punti di ritrovo del suo quartiere. “Ho osservato con molta attenzione le immagini delle vostre montagne, perché tra i miei ricordi ci sono tanti racconti che le riguardano; li ho ascoltati tante volte dalla voce degli amici che abitano qui nell’area industriale di Genova, ma provengono dai paesi della vostra montagna. Devo ammettere che sono paesaggi bellissimi, alcuni li ho visti oggi per la prima volta, altri sono proprio quelli per me familiari, come la Pietra di Bismantova che si staglia imponente sui campi vicino a Castelnovo ne’Monti. Ascoltando gli interventi di poco fa, mi sono trovato a pensare che due luoghi che appaiono così diversi, una città industriale sul mare ed i piccoli paesi tra i boschi dell’Appennino, possono invece avere moltissimo in comune: le persone. Qui a Genova c’è l’Appennino, perché ci sono i suoi abitanti, che lavorano qui ma appena possono tornano nel paese delle origini familiari. Questo è un importante fattore di affinità, che dobbiamo coltivare costruendo altri momenti d’incontro per dare continuità alla giornata di oggi.”

Tra le riflessioni maturate nell’incontro organizzato nella sala consiliare del Municipio di Sestri Ponente ecco quelle di Ovidio Raffaelli, di Ligonchio, che partecipato con tutta la famiglia, dato che sua figlia vive proprio a Sestri. “Per tutti quelli che sono emigrati da giovani per trovare migliori condizioni di vita, come ho dovuto fare io, la vera casa è rimasta sempre quella in cui siamo nati. Nel corso del tempo abbiamo sempre mantenuto un legame forte, educando anche i nostri figli ad apprezzare il territorio da cui proveniamo. Personalmente, sono un sostenitore dei progetti che il Parco Nazionale sta portando avanti, in particolare, oltre a Parco nel Mondo, l’Atelier delle Acque e delle Energie che ha sede proprio Ligonchio, il mio paese. Infatti faccio parte dell’Associazione degli “Amici dell’Atelier”, proprio per dare un contributo, nel mio piccolo, ai progetti che vogliono valorizzare i luoghi a cui sono molto affezionato.”

Alla conclusione di questa esperienza resta quindi la volontà comune per gli Enti, per gli operatori ed per i cittadini affettivi di impegnarsi affichè il rapporto tra la città di Genova e l’Appennino riesca ad avere continuità, grazie al progetto Parco nel Mondo, che ritornerà a Genova per incontrare di nuovo la comunità degli emigrati che lì si sono stabiliti e far conoscere, anche a chi non ha legami familiari nei nostri borghi, il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano.




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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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