Presentato il Rapporto GreenItaly curato da Symbola e Unioncamere
( Sassalbo, 15 Dicembre 2011 )Chi volge lo sguardo alla crisi oggi vede tutto nero. Eppure ci sono ricerche e indicatori che forniscono suggerimenti e indicano strade possibili. Il Rapporto GreenItaly, curato da Symbola (Fondazione per le Qualità Italiane) e Unioncamere, ha registrato segnali interessanti nel settore dell’eco-sostenibilità, indicandolo come quello che nel prossimo futuro offrirà maggiori possibilità di impiego.
Alla possibilità che il comparto del sostenibile sia una leva di rilancio per l’intera economia italiana paiono credere anche le aziende. La ricerca ha infatti appurato che tra il 2008 e il 2011 una quota considerevole delle imprese italiane (il 23,9%) ha investito o investirà in prodotti e tecnologie green, alla ricerca di maggiori qualità, innovazione e sostenibilità.
Guardando nel dettaglio le previsioni relative ai settori green, si scopre che la maggior domanda di lavoro arriva dal settore delle costruzioni (che interessa circa il 70% delle assunzioni programmate), seguito da quello delle industria manifatturiera. Interessante scoprire, poi, che a puntare sulla sostenibilità siano soprattutto le micro (da 1 a 9 dipendenti) e le piccole imprese (da 10 a 49), che con maggiore insistenza ricercano professionisti della sostenibilità.
In particolare, sembra esserci particolare bisogno di: auditor esperti in emissioni di gas serra in atmosfera; tecnici superiori per industrializzazione, qualità e sostenibilità dell’industria del mobile; statistici ambientali; operatori marketing delle produzioni agroalimentari biologiche; risk manager ambientali; ingegnere dell’emergenza; progettisti di architetture sostenibili ed esperti del ciclo di vita dei prodotti industriali. Il paradosso è che – secondo il Rapporto GreenItaly – addirittura il 15% delle domande di lavoro rischia di rimanere senza risposta per scarsa preparazione dei candidati.