Da Girona all’Appennino sulle tracce del Triassico

Progetto Gypsum: studenti spagnoli nella Valle del Secchia

( Sassalbo, 01 Marzo 2012 )

Quaranta ragazzi spagnoli dell’Institut Jaume Vicens Vives di Girona (Barcellona) hanno visitato il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, grazie a un progetto di scambio culturale con lo Scientifico della Scuola Superiore ‘Bus Pascal’ di Reggio Emilia.

La visita, che si è svolta oggi (primo marzo) è iniziata alla Pietra di Bismantova ed è proseguita alla Fonti di Poiano e ai Gessi Triassici. Sono stati proprio gli insegnati catalani a chiedere un’escursione nel Parco, per far conoscere ai loro studenti anche l’ambiente naturale del nostro territorio. 

Il gruppo è stato accompagnato da Alessandra Curotti, responsabili del progetto Life Gypsum del parco, da Roberto Barbantini guida ambientale escursionistica dell’Associazione ‘Alti Passi’, da un interprete, messo a disposizione dall’Istituto Cattaneo Dall’Aglio di Castelnovo ne’Monti e dal Luca Marzi, insegnante di biologia del ‘Bus- Pascal’.

«Lo scambio tra l’Istituto ‘Vives’ di Girona e l’indirizzo Scientifico del Pascal si svolge da circa dieci anni» spiega Laura Spaggiari, coordinatrice del progetto interculturale insieme alla collega Annamaria Orosei. «È un’esperienza culturale significativa perché oltre a visitare un altro Paese europeo, si sperimenta per una settimana la vita in una famiglia di un proprio coetaneo, condividendone ritmi e abitudini, una grande opportunità per ragazzi di circa sedici anni, ma anche per noi insegnanti. Il prossimo 9 marzo, infatti, toccherà a noi essere ospiti dei catalani».

«Il progetto Gypsum – spiega Alessandra Curotti - prevede il coinvolgimento degli studenti sul tema della conservazione della natura con attività didattiche e visite guidate alle Aree Protette e Siti Rete Natura 2000, compresi tra le province di Rimini e Reggio Emilia. In particolare nella valle del Secchia ci occupiamo del prezioso patrimonio naturale e di biodiversità che questo geosito custodisce da 210 milioni di anni. Fino alla fine del 2014 il progetto Gypsum offre, gratuitamente a tutte le scuole, la possibilità di scoprire il sito triassico con un’esperienza diretto e con una serie di approfondimenti in classe sulla storia di queste antiche rocce, degli ambienti carsici e sugli adattamenti delle rare specie presenti come piante e pipistrelli».  

Una curiosità: alla base della Pietra di Bismantova la scolaresca di Girona ha casualmente incontrato un altro gruppo di ragazzi spagnoli, anche loro in gita nel Parco.

«Grazie alla forte collaborazione con le scuole e ai progetti come Gypsum, Neve Natura, ma anche l’Atelier delle Acque e delle Energie di Ligonchio, il nostro territorio è ormai una meta di turismo culturale e internazionale», spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco. «Questo, altre a farci un immenso piacere, indica anche che il Parco sta lavorando nella giusta direzione, sostenendo flussi di turismo importanti, capaci di generare ricadute economiche positive anche in stagioni tradizionalmente poco proficue».
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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