Profondo cordoglio per Nardini, presidente del Parco Apuane

( Sassalbo, 23 Marzo 2012 )

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano si unisce all’unanime cordoglio per la prematura scomparsa dell’amico Giuseppe Nardini, presidente del Parco delle Apuane.

Nardini era un punto di riferimento tra gli amministratori dei Parchi e dell’Aree protette del nostro Paese. Un profondo conoscitore del territorio, un uomo che sapeva ascoltare e capire.

L’idea di Area Vasta che dal mare, passando per le Apuane, risale il crinale fino all’Appennino è nata e cresciuta anche grazie al suo prezioso contributo.

Il nostro pensiero va alla famiglia di Giuseppe. Il nostro sguardo si volge alle Apuane, tanto amate da lui, con l’impegno di continuare il suo lavoro.  

"Voglio esprimere il dolore e la partecipazione mia personale e di tutto lo staff del Parco nazionale dell'Appennino- dice Fausto Giovanelli- per la perdita improvvisa di un amico e di una persona impegnata ,insieme con tutti i parchi per la tutela e la valorizzazione dei nostri territori .

Giuseppe Nardini ,come presidente  del parco delle APUANE e di Federparchi Toscana ha speso un impegno appassionato e senza sosta per l'ambiente e il territorio,fino ad ottenere un grande riconoscimento internazionale delle APUANE ,quale geo-parco della rete mondiale riconosciuta dall'Unesco.Era particolarmente orgoglioso di questo risultato e noi lo siamo stati e lo saremo sempre con Lui. Con noi Giuseppe Nardini ha dato un contributo attivo e determinante a far nascere ed avviare il progetto dei Parchi di mare e d'Appennino.Faremo tutto il possibile per rendergli l'onore che merita,continuando questa collaborazione e questo impegno.

Su sito del Parco delle Apuane Antonio Bartelletti scrive:

Sferzante come uno schiocco di frusta è arrivata improvvisa e inaspettata. A te il destino a noi la più amara delle tue notizie. Increduli e smarriti per minuti lunghi come ore, a cercare una smentita che purtroppo non è mai venuta. Anzi, piuttosto la conferma di un evento al di là delle nostre umane possibilità, che nessun aiuto avrebbe mai scongiurato.
Beppe, le Apuane ti piangono come suo Presidente ancora in sella, al suo ottavo anno di regno: l’ultimo dopo dodici anni di vita di Parco intensamente vissuta. Stagioni forti e senza soste, con una tua presenza costante e diretta in ogni contrada dove si apriva un problema, dove c’era bisogno di capire e spiegare. Amico della gente comune, attento ai bisogni di chi vive ancora il disagio della montagna, ma anche tenace difensore della natura e del valore assoluto delle aree protette.
Di questi giorni era il tuo rammarico di dover lasciare la presidenza senza vedere completati alcuni lavori. Di questi giorni era l’ultimo tuo sollecito a concludere la storia incredibilmente lunga del Piano per il Parco.
Sempre di corsa per spingere più avanti il carro, anche quando la strada si faceva dura per la salita. Forse il tuo cuore generoso non ha più retto all'inesorabile impulso dell'ultimo sforzo…
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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