Progetto Gypsum, Parco Nazionale, Gruppo Speleologico G.Chierici: cresce la sinergia
( Sassalbo, 23 Marzo 2012 )Raduno di speleologico alle Fonti di Poiano per un corso specialistico sull’area dei Gessi Triassici nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. L’iniziativa, che si svolgerà questo fine settimana, è organizzata dal Gruppo Speleologico Paletnologico Gaetano Chierici (GSPGC) in collaborazione con la Federazione Speleologica Regionale (FSRER).
I partecipanti sono tutti esperti del settore riuniti alle Fonti di Poiano per svolgere attività di studio, esercitazioni di uscita veloce e di posizionamento con GPS, programmate nell’ambito del corso di II livello su ‘Tematiche avanzate di cartografia e rilievo’.
Le grotte e i paesaggi carsici dell’Alta Val di Secchia, geosito e SIC (Sito d’importanza Comunitaria) sono un punto di grandissimo interesse per migliaia di visitatori che ogni anno frequentano il crinale appenninico. Con il Progetto LIFE Gypsum “tutela e gestione degli habitat associati alle formazioni gessose dell’Emilia Romagna” grazie ai monitoraggi in corso, la conoscenza di questo speciale ambiente si sta arricchendo di dati e informazioni indispensabili per la sua efficace protezione e gestione.
Iniziative come questa promossa da GSPGC hanno anche un’importante ricaduta su territorio. Gli speleologi riuniti da tutta l’Emilia Romagna dormiranno, infatti, all’Ostello “la Scuola” di Sologno, mentre gli accompagnatori faranno escursioni lungo il Sentiero del Partigiano sul Monte Cafaggio e Pianellina, visiteranno la Val Secchia e Pietra di Bismantova; inoltre effettuate uscite in grotte di varie difficoltà, compresa visita al Tanone piccolo della Gacciolina.
«Attività, come questo corso specialistico – spiega Alessandra Curotti, responsabili del progetto Life Gypsum del Parco Nazionale - sono importanti contributi per affinare la conoscenza di questi ambienti nascosti, ma sono anche segnali della positiva collaborazione e sinergia che il progetto Gypsum ha contribuito a creare tra il Parco Nazionale e il Gruppo Speleologico G.Chierici, coinvolto in alcune azioni di monitoraggio e di divulgazione ambientale».