Le festività si confermano un’occasione per tornare o per scoprire l’Appennino.
( Sassalbo, 03 Aprile 2012 )Il crinale del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ospiterà per Pasqua un gran numero di turisti, conquisti dal cuore verde dei sentieri, dalle strutture che offrono relax e svago per tutta la famiglia e che, magari, non sono troppo distanti dal mare delle Cinque Terre, dal Golfo della Spezia e dalla Versilia.
«La Lunigiana regista per la Pasqua un ottimo risultato – spiega Barbara Maffei del Centro Visita Montagna Verde di Apella (MS) – Per i pranzi abbiamo chiuso le prenotazioni già un mese fa, ma anche la nostra struttura recettiva, ormai, a solo poche camere libere. Gli ospiti saranno per l’80 per cento lombardi, ma tantissimi anche i liguri e i genovesi. Scelgono il Parco perché vogliono ritrovare il contatto con la natura. Prediligono gli agriturismi perché la vacanza possa offrire anche spunti curiosi per i bambini – il laboratorio del miele, il piccolo bioparco – ma soprattutto per la cucina genuina, tradizionale e a Km zero. Inoltre, moltissimi nostri clienti hanno chiesto informazioni sulle Cinque Terre e su Porto Venere, perché vogliono, almeno per un giorno, vedere il mare. Sono convinta che questo desiderio sia anche il frutto delle sinergie messe in campo da progetti come Parchi di Mare e d’Appennino e dalle strategie di promozione intraprese che vedono unire le forze: ultimo esempio, in ordine di tempo, è stato la partecipazione a Fa la cosa giusta! la fiera del consumo solidale e degli stili di vita sostenibili, organizzata lo scorso weekend a Milano».
Se la Lunigiana per pasqua fa il pieno, bene anche a Succiso, dove il Centro Visita ‘La Valle dei Cavalieri’ ha chiuso le prenotazioni, sia per i pranzi, sia per i pernottamenti.
«Ci aspettiamo il ritorno di molti amici – spiega Emiliano Pedrini, della Cooperativa di Succiso – come spesso succede durante le festività, ma abbiamo ricevuto tante richieste dalla provincia di Reggio, e anche dalla Liguria. Sicuramente il nostro piatto forte sarà la cucina a metri zero, serviremo, infatti, i nostri agnelli, e poi i piatti della tradizione: cappelletti in brodo di manzo e gallina, tortelli di magro e dolci della casa».
Dal crinale reggiano si passa a quello Parmense: anche qui buone tante le prenotazioni al Rifugio Lagdei, anche se per tradizione qui si guarda il tempo e si prenota un giorno per l’altro. Dal Centro Visita sopra Corniglio, tappa ideale per trekking a piedi, a cavallo o in mountain bike, fanno sapere che vi è ancora qualche disponibilità, soprattutto per comitive ed escursionisti che aspettano di vedere l’evoluzione meteorologica. In ogni caso, a tavola non mancherà l’agnello di pecora Cornigliese, un menu a Km zero possibile grazie agli ovini allevati da un’azienda dell’Appennino Parmigiano. Ai dolci ci penserà lo chef Giuseppe che sicuramente tirerà fuori qualcosa dal toque blanche, il classico cappello del cuoco».
Allo staff del Parco Nazionale non resta che augurare Buona Pasqua e buon appetito.