Sabato 12 e domenica 13 maggio la dolce rossa va in tavola
( Sassalbo, 07 Maggio 2012 )Il Comune di Bagnone e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano festeggiano la nuova raccolta della cipolla di Treschietto, riconosciuta dalla Regione Toscana come varietà locale autoctona e commercializzata, oggi, con il tipico marchio di riconoscimento affiancato dal logo del Parco nazionale. Per gustarla a pieno, in pinzimonio, sabato 12 e domenica 13 maggio il Comitato di valorizzazione invita tutti alla tradizionale Sagra che si svolge al Circolo “La Torre”, Treschietto – Bagnone, Sala Polifunzionale località Grottò (per informazioni: 0187/429870 oppure 328/8505288).
La cipolla di Treschietto, appartenente alla specie Allium Cepa L. è ottenuta dalla varietà da sempre coltivata in questo paese. Le caratteristiche che la rendono unica, oltre alla forma appiattita, il colore rosso rubino all'esterno e bianco con striature rosse nella parte interna, sono una consistenza tenera, carnosa e ricca d'acqua, ma soprattutto l'aroma marcato e la dolcezza del gusto poco pungente e gradevole anche ai palati più delicati.
Per mangiarla cruda il momento migliore è sicuramente il mese di maggio, quando il bulbo è più dolce e digeribile.
Treschietto, frazione di Bagnone posta sul versante meridionale dell'Appennino Tosco Emiliano, fino al 1950 è rimasto isolato, anche per questo ha potuto mantenere un ambiente intatto e incontaminato, che ha permesso di conservare le caratteristiche organolettiche della tipica cipolla. Qui un gran numero di piccoli produttori e uno più ristretto di custodi del seme, hanno recuperato, conservato e continuato a produrre la cipolla, attraverso metodi tradizionali di coltivazione, senza uso di fitofarmaci, diserbanti e concimi chimici. Tutto questo ha permesso al prodotto di essere iscritto la Repertorio Regionale delle risorse genetiche autoctone della Toscana.
Il disciplinare della cipolla di Treschietto è molto rigoroso. Stabilisce che a luglio di ogni anno, i fiori devono essere raccolti ed essiccati all'ombra per una settimana. Questi vengono sfregati manualmente per poter estrarre il seme che viene immerso in acqua; soltanto quelli che rimangono sul fondo sono di buona qualità e idonei alla semina.
A fine Luglio, si semina lavorando a mano piccoli appezzamenti di terreno e a protezione della superficie seminata vengono disposte delle felci. A meta settembre si trapiantano le piantine.
A maggio dell'anno successivo si raccolgono manualmente le cipolle in erba e a luglio, sempre a mano, si raccolgono le cipolle mature.
«La cipolla di Treschietto ha raggiunto una buona fama – spiega Carlo Marconi, vicesindaco di Bagnone – ma oggi c’è il rischio di comprare prodotti che con Treschietto hanno poca a che vedere. Per questo è importante fare riferimento al marchio registrato al quale abbiamo voluto legare il logo del Parco perché riteniamo che sia un’importante valore aggiunto».