Reggio e il suo Parco: Appennino a tu per tu con la città

Da mercoledì 23 a domenica 27 per scoprire le nostre montagne

( Sassalbo, 18 Maggio 2012 )

Il Comune di Reggio Emilia e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano portano le montagne nel cuore della città, ai Chiostri di San Pietro, per raccontare e valorizzare le bellezze, le storie e i prodotti del territorio appenninico. Mercoledì 23 maggio e giovedì 24, Giornata europea dei Parchi, sarà possibile svolgere un suggestivo ‘viaggio’ alla scoperta di paesaggi, itinerari, risorse idriche, lupi e altri animali, attraverso incontri, atelier, attività didattiche, degustazioni. Da venerdì 25 a domenica 27 maggio, poi sarà l’inedito spettacolo di teatro equestre di Giovanni Lindo Ferretti a raccontare un pezzo del nostro Appennino con “Saga. Il canto dei Canti”.

L’idea di portare il Parco in città nasce da una precisa considerazione. «Oltre la metà dei cittadini di Reggio Emilia deve ancora imparare a conoscere l'Appennino – afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco – E' un tesoro di natura e cultura a mezz'ora da Porta Castello. Tanto meno conosce il Parco Nazionale che arriva al crinale, vede il mare, e scende negli antichi borghi dell'alta Toscana. C'è un'altra parte di Reggio che ha in Appennino radici e casa. Alcuni di loro hanno di fatto una doppia cittadinanza, che è una ricchezza. In questa settimana dedicata all'Appennino, al Parco Nazionale e ai cavalli, vorrei che i reggiani con origini in montagna ci dessero una mano a far apprezzare davvero l'Appennino alla città. Il nostro è davvero un Parco da scoprire, anche qui a due passi dalle sue porte. Per questo nella Giornata europea dei Parchi, il 24 maggio, diamo a tutti appuntamento ai Chiostri di San Pietro».

Lo sguardo della città verso le sue montagne permette di scoprire che il più vicino orizzonte svela i profili di una natura preziosa, di un territorio capace di reiventare il suo sviluppo economico sostenibile, puntando su un turismo che non tradisce la vocazione agricola e pastorale. L’inizativa sarà anche un modo per scoprire che le eccellenze del Parco Nazionale non sono solo paesagistiche ed enogastronomiche, ma anche culturali.

«Ai chiostri di San Pietro, in un luogo del non-finito, in grado di essere laboratorio di idee nuove – spiega Mimmo Spadoni, assessore ai Progetti speciali del Comune di Reggio – il Parco, Reggio Children e lo spettacolo di Giovanni Lindo Ferretti, qui proposto in prima assoluta, offriranno a Reggio nuove possibilità di sviluppo culturale».

Manipolare, domandarsi, sperimentare, stupirsi: sono questi gli elementi dei percorsi formativi che il Parco propone. Ai Chiostri di San Pietro, grazie a Reggio Children, se ne potrà avere un assaggio.  «Quello tra le Centrale Enel di Ligonchio e l’atelier delle Acque e delle Energie – racconta Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children – è un binomio fantastico che abbina un luogo della produzione di energia, qual è la Centrale, con l’energia vitale dei bambini. Alla Centrale la fisica diventa un momento ludico e attraverso la curiosità, le domande e la capacità di stupirsi dei bambini si riesce a dare nuovo significato al territorio, a trasformare non solo la Centrale idrica, ma l’intero territorio in un atelier da indagare».          

Il Programma

Si inizia mercoledì 23 maggio alle 21 con l’incontro ‘La cultura dell’atelier: Reggio Emilia e l’Appennino dedicato all’Atelier delle Acqua e delle Energie “Di onda in onda” della centrale idrica di Ligonchio’ con interventi di Giorgio Pregheffi, sindaco di Ligonchio, Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children, Benedetta Barbantini, Olmes Bisi, Giovanni Piazza.

Giovedì 24, in occasione della Giornata europea dei Parchi, alle ore 18 si parlerà di ‘Neve, natura e cultura d'Appennino’ e di attività per le scuole con insegnanti e dirigenti scolastici. A seguire, dalle 20, ‘Saperi e sapori del Parco’, degustazione guidata di prodotti tipici.

Alle ore 21, ‘L’Appennino nel cuore di Reggio: persone, programmi, immagini del Parco’, conversazione con Giuseppe Vignali (L’Ente Parco e i suoi progetti), Willy Reggioni (La natura nel parco) e Chiara Dazzi e Francesco Bombardi (Il paesaggio, le porte e i centri visita). Conducono l’assessore comunale ai Progetti speciali Mimmo Spadoni e il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli. In occasione dell’incontro verranno consegnati gli attestati di “Cittadinanza affettiva del Parco” a un folto gruppo di cittadini reggiani originari dei Comuni del Parco.

Nelle giornate dal 23 al 25 maggio si terranno inoltre iniziative riservate alle scuole. Tra queste il “Racconto millenario del rapporto tra uomini e cavalli”, a cura di  Giovanni Lindo Ferretti che racconterà la vita di un’accademia di arti equestri (come nasce, come funziona, quali sono le attività che vi si svolgono) e proporrà racconti itineranti sulla relazione tra uomini e cavalli così come si sono consolidate nel corso dei millenni. L’evento comprende anche la visione delle attività quotidiane di cavalcata e la visita alle stalle allestite nei pressi dei Chiostri. Tra le proposte anche appuntamenti dedicati all’esplorazione del rapporto con l’acqua e il laboratorio “Il lupo, il cattivo che piace sulla convivenza pòossibile tra uomo e lupi sulle nostre montagne’.

Coronerà la cinque giorni di eventi legati al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano lo spettacolo ‘Saga. Il canto dei Canti’ che sarà in scena nella stupenda cornice del chiostro grande dei Chiostri rinascimentali di San Pietro per tre sere - il 25, 26 e 27 maggio - dalle ore 19 al tramonto. Proposta da Comune di Reggio Emilia, Corte transumante di Nasseta e dell’Associazione teatrale Emilia-Romagna, è una storia epica in due atti – “ciò che fu” e “scampati” - per voce, musica e visioni equestri, dell’Appennino e dei suoi abitanti – uomini e cavalli appunto - dai tempi degli etruschi al regno di Matilde di Canossa, pensata e scritta da Giovanni Lindo Ferretti, con la Corte transumante di Nasseta, libera compagnia di uomini, cavalli e montagne, che la interpreta su musiche di Lorenzo Esposito Fornasari.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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