Saga. Il canto dei Canti: Lindo Ferretti racconta l’Appennino

Ai Chiostri di San Pietro un’opera equestre sul sodalizio uomini e cavalli

( Sassalbo, 18 Maggio 2012 )

Nell’ambito della settimana in qui i Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia ospitano gli eventi legati al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, i porticati rinascimentali e la sua arena diventeranno la casa di una corte di montagna composta di uomini e cavalli, la Corte transumante di Nasseta. Questa ci proporrà un racconto che vale la pena essere narrato perché ci parla del rapporto con la natura, le montagne, i cavalli e dell’opportunità di vivere altrove, nei luoghi di montagna.

“Poche righe come versi, che spezzano l’assalto del tempo della civiltà, gli stilemi del vivere e dicono la poetica semplice e sterminata di Saga. Il canto dei Canti: nella luce del tramonto la libera Compagnia di uomini, cavalli e montagne mette in scena la storia epica dell’Alpe e dei suoi abitanti”. E’ un’opera equestre sull’antico sodalizio tra uomini e cavalli, di Giovanni Lindo Ferretti.

‘Saga. Il canto dei Canti’ si compone di due atti - “ciò che fu” e “scampati” - e, all’interno di un contesto in cui vengono svolte le attività quotidiane di un’Accademia di arti equestri, racconta del millenario rapporto tra uomini e cavalli, per voce, musica, visioni equestri. Un sodalizio che fu protagonista delle terre reggiane dell’Alpe e del Crinale d’Appennino fin dalle epoche più remote, dai tempi degli etruschi e poi di Matilde contessa di Canossa e regina d’Italia.
Una storia epica che rivive nell’allestimento dalla Corte transumante di Nasseta, in collaborazione con Ater e il Comune di Reggio Emilia, che ha reso disponibile il grandioso complesso rinascimentale dei benedettini.

«Con questo progetto vogliamo valorizzare il nostro amore per la montagna e per la nostra storia attraverso un teatro barbarico montano composto di quattro persone e nove cavalli – spiega Giovanni Lindo Ferretti – E’ un progetto nato due anni fa quando con Marcello Ugoletti, che alleva cavalli maremmani, e Cinzia Pellegri abbiamo costituito la libera associazione di uomini, cavalli e montagne che è la Corte transumante di Nasseta. Abbiamo creato un’opera di teatro equestre lavorando con i maremmani, cavalli considerati senza valore dal punto di vista spettacolare perché grezzi e ombrosi, ma che incarnano tuttavia la storia della gente di montagna che nei secoli è sopravvissuta transumando ogni anno con le greggi dall’Alpe alla Maremma. I maremmani sono cavalli come non se ne vedono più, che dimostrano il rapporto uomo-cavallo che ha segnato la nostra civiltà fino alla nostra generazione. E di questo vogliamo parlare in un periodo in cui la montagna è sempre più abbandonata nonostante abbia tanto da raccontare».

Gli uomini e cavalli interpreti di ‘Saga. Il canto dei Canti’ sono: Elegante, Scricciolo, Socrate, Tancredi, Ugolino, Verbena, Assenzio e Assolo, cavalli maremmani; Enea, cavallo d’Appennino; Ferretti Lindo Giovanni, signore delle parole; Marcello Ugoletti, signore dei cavalli; Cinzia Pellegri, signora della Corte; Omar Natali, cavaliere della corte; con la straordinaria partecipazione di: Topolino tiro pesante rapido, Fanfara, cavallo tolfetano e il loro signore Roberto Concezzi. Le musiche sono di Lorenzo Esposito Fornasari, compositore e cantante dalla Bottega della sua Bologna.

Nei testi sono di Giovanni Lindo Ferretti, l’Alpe, il Crinale, la transumanza alla Maremma e al piano padano, i suoi cavalli (e di quelli dell’Est lontano) e la sua gente remota e presente. Ferretti è travagliato e pacificato figlio, fratello, nipote e narratore.
Scrive della Saga Giovanni Lindo: Tra un presagio, un’egloga, un’esequie, un vaticinio, brandelli di visioni dell’arcaico sodalizio tra uomini e cavalli; il tempo dell’origine, il primo cavaliere, tra odi barbariche e il lavorio quotidiano della civiltà. La transumanza d’Alpe a Maremma e i suoi cavalli. La loro sopravvivenza e la nostra.
Tra i cuccioli che crescono e i vecchi che vanno a morire, l’allevamento, doma, la buona educazione. Il tempo per partire, il tempo per tornare, il tempo di guarire, quello che fa ammalare. C'è sempre polvere intorno e s'alza il vento, nascosto il Fuoco che cova, dentro”.

La Corte transumante di Nasseta è una libera associazione tra uomini, cavalli e montagne nata al Cerreto e residente a Collagna, nell’alta valle del Secchia, l’antica valle Orbana.
La Corte alleva, doma e addestra cavalli maremmani, i cavalli italiani da lavoro per eccellenza.
Il maremmano non è tuttavia solo il cavallo italiano più famoso nel mondo, ma è protagonista dell’unica tradizione equestre, che ha retto e attraversato la modernità nel nostro Paese e che è riconoscibile ovunque grazie alla sua caratteristica bardatura. Questo cavallo, di cui sopravvivono oggi diversi esemplari indigeni, nati e cresciuti tra il monte Cusna e il Casarola, è oggi testimone di ciò che siamo stati e della storia di quello che fu un crinale cavalcante dall’epoca dei Celti e poi dei Romani, teatro del peregrinare di Maria Maddalena, delle guerre Goto-Bizantine, tra corti Longobarde e abbazie Benedettine, e lungo i valichi dei Santi: da San Colombano Abate, in Bobbio, a San Pellegrino Eremita d’Alpe.
Terra dell’uomo e del cavallo, che nel fulgido Rinascimento della corte estense, esordio della modernità nello stesso tempo in cui nascevano i Chiostri di San Pietro, si farà alato in Ippogrifo, cavalcato da Astolfo fino alla Luna per recuperare il senno perduto di Orlando, nell’Orlando furioso di quel Ludovico Ariosto, figlio della Reggio ormai pianzana.

'Saga. Il canto dei Canti' e in scena al chiostro grande dei Chiostri di San Pietro il 25, 26 e 27 maggio alle ore 19 e alle ore 12 della stessa domenica 27 si potrà assistere a un mattinale di ‘Racconto itinerante’.

Indirizzi e biglietti:

Saga. Il canto dei Canti.

- 25, 26 e 27 maggio 2012 alle ore 19.

- Chiostro Grande dei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, via Emilia San Pietro 44/C

- Biglietti: 12 euro; 8 euro ridotti (bambini fino a 12 anni).

- Biglietteria on-line: da venerdì 27 aprile sarà attivo il servizio di prenotazione on-line con accesso dal sito del Comune di Reggio Emilia http://www.comune.re.it/ e su http://www.ticketland1000.com/

Biglietteria presso i Chiostri di San Pietro: prevendita da giovedì 17 maggio presso la biglietteria di Fotografia Europea; giorni e orari: giovedì 17 e venerdì  18 dalle 19 alle 23; sabato 19 e domenica 20 dalle 10 alle 23; giovedì 24 e venerdì 25 dalle 19 alle 23; sabato 26 dalle 10 alle 23; domenica 27 dalle 10 alle 19.
Condividi su
 
© 2024 - Ente Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Via Comunale, 23 54013 Sassalbo di Fivizzano (MS) Tel. 0585-947200 - Contatti
C.F./P.IVA 02018520359
Codice univoco per la fatturazione elettronica: UF6SX1 PagoPA
Albo Pretorio - Amministrazione trasparente - URP - Privacy
Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

Facebook
Twitter
Youtube
Flickr