Trenta cittadinanze affettive consegnate a Reggio Emilia
( Sassalbo, 25 Maggio 2012 )Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, in occasione della Giornata europea dei Parchi, ha stretto intorno a se tanti nuovi ‘cittadini affettivi’ reggiani chiamati, uno a uno, nella splendida cornice dei Chiostri di San Pietro, nel cuore di Reggio Emilia.
La cerimonia di consegna delle cittadinanze affettive rientra tra gli eventi organizzati dal Parco, in collaborazione con il Comune di Reggio per presentarsi alla città dopo i primi cinque anni di vita. Un’occasione importante per far conoscere le eccellenze del paesaggio e della storia, della geografia e dell'economia, della natura e dei prodotti e sapori di Appennino. Bellezze sorprendenti e valori preziosi poco conosciuti, facilmente e gratuitamente disponibili a pochi chilometri da Porta Castello.
Testimone di questo patrimonio è anche la storia viva e attuale delle relazioni in andata e ritorno tra la città e il suo Appennino; storie di persone che sono al tempo stesso cittadini di Reggio Emilia e affettivamente cittadini dell'Appennino e del Parco. Trenta, tra questi, sono i nuovi Cittadini Affettivi che hanno ricevuto gli attestati dalle mani del presidente Giovanelli, dei membri del Consiglio Direttivo e degli Amministratori dei Comuni reggiani del Parco.
Si tratta di amministratori, come l’assessore Umberto Spadoni e la presidente del Consiglio comunale di Reggio Emilia, Manuela Caselli, professionisti affermati, imprenditori, esponenti del mondo del volontariato e dell’associazionismo; persone conosciute e non che trascorrono i fine settimana nella casa di famiglia in montagna, facendo in molti casi una vita da pendolari tra la pianura, dove lavorano, e la montagna che considerano la vera casa.
Per Busana Antonio Manari; per Collagna Maria Cristina Costa, Lisa Bertolani, Cristina Beretti, Fiorini Alessandra. Per Castelnovo ne’Monti Claudia Nasi, Elisabetta Agostini, Marinella Zannini e Luca Torlai. Per Ramiseto Bertoldi Marilena, Maria Ludovica Cabassi , Daniele Canossini, Ulderico Dolci, Agata Galassi e Lorenzo Notari. Per Ligonchio Lia Galassini, Domenico Primavori, Carlo Dazzi e Annalisa Garbati. Per Villa Minozzo Chiara Manicardi, Claudio Salsi, Daniela Giacopelli. Inoltre: Fulvia Boschi, Gino Vezzani e Rossella Ognibene.
«La provincia di Reggio Emilia è il punto di maggior concentrazione dell’emigrazione delle famiglie originarie dei Comuni del versante emiliano del Parco, che si trasferirono grazie alle grandi possibilità lavorative che lo sviluppo industriale ha offerto in passato – ha spiegato Giovanelli al momento della consegna degli attestati di Cittadinanza Affettiva - Molte di queste persone hanno mantenuto forte il legame con il borgo di origine e per noi questa è un grandissimo patrimonio. Parco nel mondo è nato per dare valore proprio a chi torna in Appennino e mantiene vivi i paesi della montagna, dando un grosso contributo economico, sociale e culturale a un ambiente che ha bisogno di persone e di stimoli per il futuro. Gli attestati che consegniamo hanno un valore simbolico, vogliono essere anche una richiesta: quella di non smettere di tornare e di amare la montagna d’Appennino».
L’iniziativa delle cittadinanze affettive rientra nel progetto strategico “Parco nel mondo” che in questi anni ha contribuito a rinsaldare il senso sano dell’identità e dell’appartenenza ai territori del Parco tra tutti coloro che ne sono originari, ma che vivono altrove, in Italia o all’estero. Il progetto è gestito dall’Unione dei Comuni della Garfagnana, è voluto dalle Regioni Emilia Romagna e Toscana.