La Fortezza di Verrucole torna a vivere

Presto Porta del Parco, simbolo dell'incastellamento

( Sassalbo, 26 Luglio 2012 )

Sabato 28 luglio si svolgerà l’inaugurazione della Fortezza di Verrucole a San Romano in Garfagnana, che riapre al pubblico dopo i lavori di recupero e valorizzazione iniziati diversi anni or sono grazie alla collaborazione di molti Enti, Fondazioni e la determinazione di molti Amministratori. Un opera compiuta da valenti artigiani che hanno svolto il loro compito con rara competenza e ostinazione.

La Fortezza di Verrucole è stata scelta dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano come luogo simbolo per la Porta del Parco dedicata agli aspetti storico-artistici del territorio, perché rappresenta dell'incastellamento dell'Alta Valle del Serchio e non solo.

Fondata dalla famiglia Gherardinghi, risale ad un periodo compreso tra il X e il XIII secolo. I Gherardinghi costruirono una prima rocca e un palazzo pubblico per tenere sotto controllo il territorio. Nel 1272 fu approvato lo Statuto delle comunità della curia di Verrucole. In seguito, nel 1296, la fortezza passò nelle mani dei Lucchesi che la affidarono alla consorteria dei Guidiccioni.

Nel 1328 Spinetta Malaspina, marchese ghibellino e condottiero di ventura, se ne impadronì e la tenne fino al 1345. La fortezza di Verrucole fu quindi abbandonata fino all’arrivo della dinastia estense.

Nel 1429 una parte della Garfagnana passò sotto il dominio della famiglia Este di Ferrara. La fortezza di Verrucole venne restaurata e trasformata in una ‘cittadella’ costituita da due rocche, una quadrata e una circolare, governate da due distinti castellani. Leonello d’Este restaurò la rocca quadrata e costruì una rocca tonda, in seguito inglobata nella struttura cinquecentesca. Tra il 1522 e il 1525 il poeta Ludovico Ariosto ebbe la carica di commissario in Garfagnana e si occupò di riorganizzare i presidi militari, tra cui Verrucole. Nella seconda metà del XVI secolo il duca Alfonso I d’Este inviò l’architetto Marc’Antonio Pasi ad adeguare la fortezza alle nuove esigenze belliche: venne così costruita l’attuale rocca poligonale. Alla metà del ‘700 la fortezza perse la sua originaria funzione strategico-militare. Le sue strutture vennero comunque mantenute in efficienza e restaurate in diverse occasioni dagli ingegneri ducali.

Tra la fine del ‘700 e i primi dell’800, sotto la dominazione francese, il presidio di Verrucole fu messo all’asta, ma rimase invenduto. I prati, le vigne e gli orti interni al recinto del forte vennero da allora affittati e usati come terreni per la coltivazione. L’intero complesso fu venduto a privati nel 1866.

Nel 1986 il Comune di San Romano in Garfagnana ha acquistato la fortezza e ne ha avviato il restauro.

Programma dell’inaugurazione

17,00 Incontro con le Autorità davanti al cancello della Fortezza

17,15 Taglio del nastro

17,30 Saluti di benvenuto

Intervengono:

Pier Romano Mariani – Sindaco di San Romano in Garfagnana

Gianclaudio Papasogli Tacca – Progettista incaricato

Glauco Borella - Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici      ed Etnoantropologici per le province di Lucca e Massa Carrara

Giulio Ciampoltrini - Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Lucca e Massa Carrara

Fausto Giovannelli - Presidente Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

Ardelio Pellegrinotti - Regione Toscana

Stefano Baccelli - Presidente Provincia di Lucca

Arturo Lattanzi - Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

Roberto Cecchi - Sottosegretario di Stato Ministero per i Beni e le Attività Culturali

18,30 Inaugurazione della Rocca Tonda e visita del percorso espositivo

19,30 Buffet con degustazione dei prodotti tipici nell’Orto del Capitano

20,30 Concerto in Fortezza Filarmonica Pietro Mascangi di Iolo, Alessio Stabile – Direttore, Cristina Martufi – Soprano, Enrico Nenci – Tenore, Valentino Salvini – Baritono

Buffet gentilmente offerto dalla Ditta Fontanini Marco, Piazza al Serchio (Lu)

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
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Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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