Un patto per la crescita del borgo
( Sassalbo, 22 Agosto 2012 )Nell’ambito della tradizionale “Polentata in Piazza”, organizzata dalla Proloco di Sologno (Villa Minozzo), il 22 agosto, è stato scritto un pezzo importante della storia recente e della vita futura del borgo, da tempo uno dei centri più attivi dell’Appennino reggiano.
A Sologno, infatti, la sinergia tra residenti e Cittadini Affettivi, coloro cioè che hanno dovuto lasciare il paese per spostarsi altrove, in Italia o all’estero, ma che si sono mantenuti in costante contatto con esso, si è rivelata particolarmente efficace e fruttuosa.
Le tante idee e la partecipazione attiva che contraddistinguono questa realtà e la sua gente hanno portato, infatti, alla elaborazione del “Patto per Sologno”, il primo di questo genere nell’Appennino. Il ‘Patto’ è un modo per sancire che essere Cittadini Affettivi non vuol dire soltanto amare un territorio e, magari, farvi ritorno per un breve periodo estivo, ma dare il proprio contributo effettivo affinché luoghi come questo continuino ad esistere portando con sé un immenso bagaglio di potenzialità turistiche ed umane.
Il “Patto” sottoscritto dimostra la nascita di un forte sodalizio tra i Cittadini Affettivi, il Comune di Villa Minozzo, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, la Proloco di Sologno e la Cooperativa “Vivere Sologno”, che rappresentano un vero e proprio motore di sviluppo delle attività e delle iniziative future.
Sologno si accinge così a diventare un modello per gli altri borghi appenninici, dove il radicamento al territorio e la capacità di unire le forze per il comune obiettivo della valorizzazione del paese diventano nuovi punti di partenza per un futuro attivo e vitale.