Letteratura d'Appennino: Silvio D'Arzo e Attilio Bertolucci

Cerreto delle Alpi e Casarola

( Sassalbo, 05 Ottobre 2012 )

Due giornate di studio in occasione dei sessant’anni dalla morte di Silvio D’Arzo: una, il 16 agosto a Cerreto Alpi e una, il 6 ottobre a Cerreto Laghi.

Il Park Hotel di Cerreto Laghi, sabato 6 ottobre ha ospitato il secondo atto del convegno con cui il Comune di Collagna festeggia il suo maggior scrittore: quel cerretano Ezio Comparoni che volle, nelle sue opere più note, firmarsi Silvio D’Arzo (1920-1952).

Un convegno ricco e articolato, ‘Silvio D’Arzo e Attilio Bertolucci due scrittori per l’Appennino’, in una dimensione tutta montanara: i due scrittori si conoscevano, stimavano ed erano, seppur a distanza, amici, uniti dalla comune origine appenninica. I paesi natali dei due scrittori appartengono oggi al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e questa è la prima occasione di riunirli in un’unica prospettiva letteraria e geografica: avvicinare le terre del crinale appenninico serve anche ad avvicinare le pagine delle opere di due scrittori.

Clementina Santi, organizzatrice della manifestazione insieme ad Andrea Casoli, presentandola, scrive: «Cerreto Alpi e Casarola sono i paesi d’origine di Silvio D’Arzo e di Attilio Bertolucci, i luoghi dell’anima in cui sono ambientati i due testi più felici e più noti dello scrittore reggiano e del poeta parmigiano: Casa d’altri e La camera da letto. Il sessantesimo anniversario della morte di Silvio D’Arzo diviene l’occasione per affiancare le parole di un outsider d’eccellenza e quelle di uno dei massimi poeti della nostra tradizione. Nel dialogo tra i due scrittori e in quello tra i loro testi si può intravedere il profilo di una letteratura appenninica ancora tutto da delineare e definire: un cammino da intraprendere con passo lento e sicuro, con lena montanara, lungo la dorsale che attraversa per intero il Paese Italia».

All’appuntamento del 6 ottobre al Park Hotel di Cerreto Laghi  un'ampia rappresentanza di studenti del Liceo «Ariosto-Spallanzani» di Reggio Emilia e dell'Istituto «Cattaneo-Dall'Aglio» di Castelnovo Monti.

Gli intervento:

Saluti del sindaco di Collagna, Paolo Bargiacchi, del direttore del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, Giuseppe Vignali, e del curatore del convegno Andrea Casoli.

A seguire: Alberto Bertoni (Per una poetica dell'Appennino), Gabriella Palli Baroni (Idillio e dramma tra i castagni dell'Appennino – Silvio D'Arzo e Attilio Bertolucci), Paolo Lagazzi (La casa del poeta. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci) e Giulio Iacoli (Tristezze scolastiche).

Letture di Chicco Salimbeni da La camera da letto di Attilio Bertolucci.

Il sindaco di Albinea, Antonella Incerti, consegna ai presenti una copia della tesi di laurea di Silvio D'Arzo, mentre Giovanni Lindo Ferretti è guida d’eccezione ai luoghi di Casa d'altri.

Nel teatro-fienile di Casa Comparoni, la proiezione del medio-metraggio Casa d'altri del regista Alessandro Blasetti, introdotto dal commento di Eugenio Bicocchi.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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