Il tesoro del nostro Paese, primo in Europa

( Sassalbo, 01 Dicembre 2012 )

L’Italia è il primo Paese in Europa per e produzioni agroalimentari di eccellenza, come dimostrano i nuovi dati Istat.  Le nostre produzioni agroalimentari e vitivinicole sono concordemente riconosciute come identitarie e fortemente legate al territorio, alla cultura e alle tradizioni locali. L’Italia già da diversi anni vanta il primato per produzioni riconosciute a livello europeo (Dop e Igp), oltre ad offrire un numero elevato di prodotti vinicoli certificati con marchi Doc e Docg. L’analisi del patrimonio italiano di prodotti tipici d’eccellenza evidenzia una ricchezza e una varietà che lo rendono una risorsa di indiscutibile valore ai fini dello sviluppo turistico.

‘Appennino Gastronomico – Menu a Km Zero’ (http://www.parcoappennino.it/menuKm0-12.php) è la rassegna che ogni anno, in autunno, permette di realizzare un vero itinerario del gusto che, di tavola in tavola, permette di scoprire le ricchezze del nostro crinale, dove i profumi del Mediterraneo incontrano i sapori di montagna. Un percorso enogastronomico che permette di valorizzare le produzioni agricole e promuovere un’offerta integrata di servizi turistici e prodotti enogastronomici di qualità.

Gli ultimi dati Istat, recentemente pubblicati, recensiscono 239 i prodotti Dop, Igp e Stg riconosciuti al 31 dicembre 2011 (20 in più rispetto al 2010). Di questi, 233 risultano utilizzati e distribuiti. I settori con il maggior numero di riconoscimenti sono gli ortofrutticoli e cereali (94 prodotti), i formaggi (43), gli oli extravergine di oliva (42) e le preparazioni di carni, come i salumi (36).

Nel 2011 gli operatori certificati sono 84.148, in calo dello 0,5% rispetto al 2010. Di questi, il 91,9% svolge esclusivamente attività di produzione, il 5,9% solo trasformazione e il restante 2,2% entrambe le attività. I produttori (-0,4% rispetto al 2010) sono più numerosi nei settori dei formaggi (31.116), degli oli extravergine di oliva (20.278) e degli ortofrutticoli e cereali (16.621). I trasformatori (+4% rispetto al 2010) sono più numerosi nei settori degli oli extravergine (1.855), dei formaggi (1.663) e degli ortofrutticoli e cereali (1.092).

Un dato molto significativo è che il 28% dei produttori è localizzato in montagna a fronte del 17% di aziende agricole montane rilevate dal censimento dell'agricoltura nel 2010.

Il ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania, commentando questi dati, ha ricordato ancora una volta lo straordinario valore delle eccellenze dell'agroalimentare italiano. «Il mantenimento del primo posto in Europa per numero di prodotti di qualità registrati, fra Dop, Igp e Stg, ci rende pieni di orgoglio e offre l'occasione per riflettere sulle opportunità che il settore primario può offrire all'intero sistema produttivo italiano. Essere il Paese con il maggior numero di riconoscimenti vuol dire riuscire a far emergere, in ogni località, i prodotti migliori, dimostrando il forte radicamento del produttore sul territorio».

I territori del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano contribuiscono sensibilmente a questa classifica con i suoi sessantaquattro prodotti certificati e rinomati.

Sostenere questi prodotti vuol dire creare sviluppo nel settore agricolo, nella trasformazione alimentare e nel turismo. «Il progressivo rafforzamento - ha commentato il Ministro Catania – è un segnale di crescita incoraggiante che testimoniano come il tessuto agroalimentare possa davvero rivestire un ruolo centrale nel rilancio di alcune zone storicamente svantaggiate. Bisogna continuare su questa strada, tutelando le produzioni e il lavoro degli agricoltori e proseguendo con efficaci interventi di contrasto alle contraffazioni agroalimentari e tenendo alta la guardia sul fenomeno dell'"italian sounding"».
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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