Venerdì 4 gennaio 2013 Workshop e degustazione
( Sassalbo, 28 Dicembre 2012 )Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, in collaborazione con il progetto Life Eco-Cluster, la Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa e la Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana, organizza, venerdì 4 gennaio 2013 dalle ore 17.00, un incontro presso il Park Hotel Cerreto Laghi (Via Belfiore, 1 Cerreto Laghi, 42037 - Collagna (RE) tel. 0522.898216 - info@parkhotelcerreto.it). Il programma prevede la Tavola rotonda “Turismo enogastromico sostenibile in Appennino, filiera corta ed eco-ristorazione”; la presentazione "Il progetto ECO-Cluster e i risultati dell'analisi Ambientale del Cluster Cerreto" a cura della dottoressa Cristina Barbieri, presidente dell’Istituto Delta Ecologia Applicata; l’intervento “Europa e Mediterraneo, vini e sapori d’Appennino” a cura delle Strade del Vino.
A seguire una degustazione di prodotti tipici dei due versanti del Parco Nazionale, abbinati ai vini di alcune delle migliori cantine toscane ed emiliane locali. All’iniziativa, tra gli altri, saranno presenti Paolo Bargiacchi, Sindaco del Comune di Collagna e Fausto Giovanelli, presidente Parco Nazionale
«Il Parco Nazionale – spiega il presidente Giovanelli - ha avviato il progetto Eco-Cluster, cofinanziato dalla Comunità Europea, rivolto alle attività pubbliche e private di Cerreto Passo e Cerreto Laghi per favorire la qualificazione ambientale del territorio e dell’offerta turistica. Un modello di gestione finalizzato a stimolare imprese ed enti territoriali ad adottare strumenti di gestione e promozione atti a valorizzare l’area quale località turistica d’eccellenza in un territorio di alto pregio ambientale. A questo si aggiunge la realizzazione della Porta Euromediterranea, tesa a valorizzare l’identità dell’area di Cerreto come frontiera climatica, paesaggistica, storica ed enogastronomica tra le due regioni Toscana ed Emilia Romagna e più ampiamente tra l’area continentale e quella mediterranea».
Il valico del Cerreto è snodo essenziale di divisioni e connessioni climatiche, paesaggistiche e storiche: ha unito e diviso popoli, espresso culture e dominazioni e persino civiltà diverse. È stato frontiera, terra di pascoli e carbonai, di allevamento e povera agricoltura di montagna. Oggi è luogo di turismi per quattro stagioni e punto di incontro di produzioni tipiche e di qualità: sul versante nord le filiere del Parmigiano Reggiano o del Prosciutto di Parma segnano l'economia così come il paesaggio. Sul versante sud l'aria e la vicinanza del mare e delle Apuane caratterizzano i sapori e la cucina, indirizzano diversamente l'economia ed i flussi delle persone, raccontano un'altra storia. Il paesaggio è capace di cambiare nelle quattro stagioni come le sequenze di un grande caleidoscopio naturale.
«Anche un cluster turistico può generare ripercussioni sull'ambiente - spiega la dottoressa Cristina Barbieri - tanto più che spesso le tipologia di imprese che esercitano la propria attività in tale ambito non sono soggette ai controlli previsti dalla normativa ambientale. In più il "Cerreto" è un cluster in cui la componente ambientale e naturalistica, se adeguatamente valorizzata, è di per se motivo di attrazione. Il percorso di qualificazione ambientale del territorio previsto dalla metodologia "Eco-Cluster" vuole far prendere consapevolezza alle autorità pubbliche e agli imprenditori locali degli aspetti ambientali del cluster. Nel corso del mio intervento illustrerò i primi risultati dell'analisi, sia in termini di qualità del territorio che ospita il cluster, sia in termini di attività antropiche legate al turismo. Su questa base verranno orientate le strategie e le azioni per il miglioramento e la qualificazione ambientale del Cerreto».
La serata, quindi, si propone di creare un’occasione di incontro e confronto sul tema e stimolare altre iniziative di carattere culturale e commerciale, in collaborazione con altri Enti e operatori per dare evidenza alle specificità caratteristiche dell’area di Passo Cerreto e Cerreto Laghi, nonché delle aree limitrofe sui due versanti di Collagna e Fivizzano.