Cluster Cerreto, opportunità per istituzioni e operatori

( Sassalbo, 10 Gennaio 2013 )

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, in collaborazione con il progetto Life Eco-Cluster (LIFE09ENVIT000188), la Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa e la Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana, ha organizza, venerdì 4 gennaio scorso, un incontro presso il Park Hotel di Cerreto Laghi (info@parkhotelcerreto.it).

Durante la Tavola rotonda “Turismo enogastromico sostenibile in Appennino, filiera corta ed eco-ristorazione”, la dottoressa Cristina Barbieri, presidente dell’Istituto Delta Ecologia Applicata, ha presentato il progetto ECO-Cluster e le azioni svolte a oggi . «Un cluster – spiega la dottoressa – è un gruppo d’imprese indipendenti e d’istituzioni associate che collaborano fra loro, anche se in concorrenza, geograficamente concentrate in una regione, specializzate in un settore particolare e attori di una filiera produttiva specifica».

Il modello cluster permette di diffondere, a livello europeo, le buone pratiche in ambito di turismo sostenibile e gestione urbana, frutto della collaborazione tra pubblico e privato. Applicare il modello cluster “Cerreto” permette di tutelare e valorizzare le risorse ambientali, i beni naturalistici e le tradizioni locali ai fini di uno sviluppo turistico sostenibile. Chiave di volta, quindi, è la creazione di sinergie tra amministrazioni e operatori per migliorare la gestione del territorio.

«Che siano ambientali, sociali o economiche – ha spiegato nel suo intervento Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale - le questioni legate a un territorio vanno comunque gestite. E’ conveniente raggiungere gli obiettivi che le parti si prefiggono in una logica di sistema territoriale, con chiari ruoli, responsabilità, strumenti. In questo modo tutti gli attori diventano fornitori di “qualità” per il territorio e il "Cerreto" è un cluster in cui la componente ambientale e naturalistica, se adeguatamente valorizzata, è di per se motivo di attrazione. Per attuare una politica di “destinazione” turistica, infatti, occorre lavorare con tutti gli organismi territoriali, portatori d’interesse».

All’incontro erano presenti i rappresentanti dei Comuni dell’Appennino Reggiano, i sindaci di Ramiseto, Collagna, e Busana, il sindaco di Fivizzano, il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia e assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Pierluigi Saccardi. Presenti anche i partner dell’Area Vasta, rappresentanti del Parco Nazionale delle Cinque Terre e il neo nominato presidente del Parco regionale delle Apuane, Alberto Putamorsi.

La serata si è conclusa con una degustazione dei prodotti delle Strade del Vino: le torte dell’azienda ‘Casa Virgilio’ di Fosdinovo, i formaggi di ‘Naturalmente Lunigiana’, i testaroli de ‘I Sapori del Borgo’, il lardo di Colonnata de ‘La Goeda di Rossi Lia’, per finire con la Spongata di Corniglio e il Pan di Vino del Biscottificio Piemonte di Avenza-Carrara.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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