Parco nel Mondo per L’Appennino nel Cuore
( Sassalbo, 23 Luglio 2013 )Si è conclusa per il quarto anno consecutivo “L’Appennino nel cuore”, la manifestazione realizzata dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e dall’Unione dei Comuni dell’alto Appennino reggiano nell’ambito del progetto “Parco nel Mondo”. La “cittadinanza affettiva”, costituita dalle centinaia di persone che frequentano le comunità di originari dell’Appennino con le quali hanno mantenuto un forte legame, danno un grosso contributo per tener vivi i paesi del crinale, soprattutto in estate, occupandosi dell’organizzazione delle feste e delle attività di manutenzione dei borghi. E sono state particolarmente emozionanti le storie e le parole delle persone scelte dai Sindaci Sandro Govi e dall’Assessore Ornella Coli, Paolo Bargiacchi, Giorgio Pregheffi e Martino Dolci insieme al Presidente Giovanelli, oggi residenti principalmente nei poli industriali tosco-emiliani e lombardi che si sono distinti nel mantenere vivo, nei modi più svariati e secondo le proprie inclinazioni, un forte legame con il paese delle origini familiari.
Nella cornice dello splendido paesaggio di Pratizzano, presso l’omonimo rifugio che ha recentemente rinnovato la gestione e che si presta a diventare in futuro centro visita del Parco, questa Festa del Ritorno è stata dedicata a tutti coloro che hanno veramente “l’Appennino reggiano nel cuore” ma vivono altrove, in Italia o all'estero, per ritrovarsi, scambiarsi esperienze ed impressioni e rafforzare quel legame che esiste tra i nostri paesi e coloro che sono emigrati.
«E’ significativo che i Comuni dell’alto Appennino reggiano abbiamo deciso ancora una volta di condividere l’evento in un unico appuntamento, a testimonianza di come siano diventati ristretti i confini locali quando ci si rivolge al mondo – afferma Francesco Pinagli, dirigente del Progetto “Parco nel Mondo” - Chi si è realizzato viaggiando per l’Italia o altrove, spesso, considera il proprio borgo di origine, indipendentemente dal numero di case di cui si compone, come il centro di un universo fatto di ricordi, emozioni e affetti. Nella stessa direzione vanno talvolta le storie di famiglie che, talvolta casualmente, si sono imbattuti o hanno scoperto qualche località del nostro Appennino, innamorandosene a punto da considerarla una seconda dimora».
Ecco i loro nomi: per il Comune di Busana - Dalmazia Notari, storica e appassionata di emigrazione locale residente a Milano profondamente legata al borgo di origine di Marmoreto; Giuseppe Ligabue, di Albinea, per aver colto la bellezza della terra e dei valori dell’Appennino
ed aver dedicato la propria dote artistica all’immagine della montagna e di Cervarezza; Paolo Bonacini, Direttore di Telereggio, per aver scoperto l’Appennino ed averlo promosso e documentato attraverso la propria attività. Per il Comune di Collagna – Alessandra Valli, insegnante residente a San Martino con il sentimento di un forte legame “che solo chi è nato o vissuto qua può sentirli nell’anima”; Don Fortunato Morelli, per aver esercitato in Italia e all’estero un lungo ministero pastorale ed essere rimasto legato alle proprie radici e agli insegnamenti familiari. Per il Comune di Ligonchio – Enzo Sacchini, titolare del Rifugio dell’Aquila per aver intrapreso una grande sfida imprenditoriale nel territorio di origine dimostrando notevoli capacità umane e professionali; Ilaria Pasqui residente a Roma, che ha portato alto il nome dell’Appennino con i propri successi sportivi nel mondo del calcio femminile; Alberto Burani, per aver scoperto e scelto di vivere l’ Appennino, radicandosi nella comunità di Cinquecerri con la presenza assidua e con l’attività a sostegno del territorio; “Giancarlo” Sacchini, quarant’anni con la valigia in mano, appassionato di antiquariato che ha abbinato la sua professione di parrucchiere al commercio di gioielli antichi non abbandonando mai l’Appennino. Per il Comune di Ramiseto – Emilio Biggi, residente a La Spezia, per aver conservato l’amore per la terra d’Appennino rimasta sempre il luogo di continui ritorni suoi e della famiglia; Giancarlo Moncigoli di Reggio Emilia, per la grande passione per i cavalli e l’Appennino rimasto il suo punto di riferimento nonostante una vita per l’Europa e il mondo; Lino Franzini residente a Parma, per aver coltivato con ritorni e presenze continuative l’amore per la terra d’Appennino e per il forte impegno nell’attività di valorizzazione e animazione locale.
Anche il Presidente Giovanelli rimarca il successo di questa iniziativa che segna l’avvio di una nuova fase operativa per il Progetto “Parco nel Mondo”: «La consegna delle nuove cittadinanze affettive appena conclusa a Pratizzano è stata una manifestazione carica di sentimento ma che guarda in modo innovativo alla ricostruzione delle relazioni tra i residenti e coloro che hanno abbandonato il territorio nel corso del tempo. Nel nostro progetto è prioritario investire sul senso di appartenenza e sul ‘ritorno’ per rimarginare le ferite inferte dall’abbandono soprattutto per elaborare nuove strategie e valorizzare una grossa opportunità economica per il territorio. In quest’ottica le iniziative che mettiamo in atto con i Comuni sono un vero e proprio progetto di ricerca e sviluppo».
Anche i Sindaci Giorgio Pregheffi, Martino Dolci, Sandro Govi e Paolo Bargiacchi hanno espresso la propria soddisfazione per la riuscita della manifestazione ringraziando i partecipanti e invitando tutti a seguire i nuovi appuntamenti.