Riapre a Civago l'Albergo Val Dolo, Centro Visita del Parco

Inaugurazione domenica 4 agosto dalle 17

( Sassalbo, 01 Agosto 2013 )

La Famiglia Magnani di Civago in Val Dolo, domenica 4 agosto dalle 17 in poi inaugura l’Albergo Val Dolo che riapre dopo importanti lavori di ristrutturazione. Il vecchio albergo rinnova i locali e si presenta con un nuovo spirito d’iniziativa, presentando anche il ristorante e la pizzeria. Importante nella ripartenza è il rapporto di collaborazione stretto con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emilia. Come il Rifugio dell’Aquila di Ligonchio, anche l’Albergo Val Dolo prende il logo del Parco Nazionale e diventa punto informazione.

La ristrutturazione ha richiesto da parte di una famiglia Magnani un investimento economico, ma prima di tutto affettivo. Alcuni di loro erano andati a Milano per studio e per lavoro, ma hanno scelto di tornate e di credere nel loro paese. Dopo la crisi di un turismo invernale e chiusura degli impianti di risalita, Civago sembrava non offrire grandi prospettive, così il vecchio albergo si era ridotto a funzionare in un solo periodo, ad agosto. Ora la scommessa, come per altre importanti realtà nel Parco Nazionale, è quella di intercettare i nuovi turismi natura e outdoor, offendo servizi di qualità e innovativi con un’attenzione particolare al benessere.

«La ristrutturazione dell’Albergo Val Dolo – spiega Ilaria Magnani - ha l’obiettivo di realizzare una struttura ricettiva più qualificata e idonea per il mercato del turismo verde, quel settore attento ai valori ambientali e alle tipicità. L’obiettivo è stato quello di convertire l’albergo/locanda, strutturato per una villeggiatura lunga, estiva e invernale, di modeste esigenze, in un locale che offre servizi qualificati per soggiorni più brevi, in tutte  le stagioni dell’anno, che possa soddisfare i turisti che cercano: il contatto con la natura, le attività all’aria aperta, le attività sportive estive ed invernali, il rapporto con la  cultura del luogo, la  cucina  tipica con prodotti locali. Si è resa la struttura idonea all’ospitalità per piccoli gruppi, singoli e famiglie orientati anche a un soggiorno breve, all’interno di una delle aree di maggiore valore ambientale e paesaggistico del Parco Nazionale. Si vuole offrire a questi turisti i servizi più evoluti e moderni, assistenza per le attività outdoor, tipicità nella cucina e comfort nella qualità degli spazi. Tali obiettivi si declinano negli interventi di ristrutturazione che sono stati eseguiti della parte più antica della struttura, quella più vicina alla piazza. Abbiamo voluto dare maggiore visibilità, qualità estetica e urbanistica alla struttura, attraverso il miglioramento  delle facciate, con il recupero a vista della muratura a sasso e la sostituzione delle finestre e scuretti. Migliorare la prima accoglienza e la polifunzionalità, grazie alla ristrutturazione del piano terra, con la creazione di spazi più ampi per l’accoglienza dei clienti ed il soggiorno, rifacimento dei servizi igienici; in questa parte della struttura e con altre risorse verrà realizzato il Centro Visita del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano. Abbiamo anche voluto qualificare i servizi complementari con la realizzazione di una area benessere al primo piano, con la creazione di uno spazio per attività di gruppo, per svolgere discipline per il benessere psico-fisico e la meditazione (es, yoga, reiki, shatsu, chikong, taichi); un bagno turco ed una sauna; collegamento interno dell’area benessere con le camere dell’ala a nord. Né abbiamo trascurato di dotare tutti gli spazi dell’albergo di accesso Internet con sistema wi-fi free/ prese RJ45 per i clienti. Mentre la cucina si apre verso la sala per osservare il lavoro (show coking) e per svolgere laboratori di cucina con i prodotti della tradizione locale e tosco-emiliana (castagne, funghi, farro, pecorino, patate). La ristrutturazione, in fine è stata realizzata con un occhio attento all’ambiente: la nuova impiantistica elettrica per tutti i nuovi spazi con l’eliminazione di dispersioni; migliorare la sostenibilità energetica con la realizzazione di una caldaia a legna e relativo impianto idraulico di riscaldamento delle camere e acqua calda per i servizi; l’edificio è dotato di finestre con taglio termico».

«Sicuramente l’Albergo Val Dolo non è l’unico a Civago – sottolinea il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli - nella valle del Dolo ci sono anche esperienze importanti che hanno ripreso a funzionare e a spingere verso un’economia di turismo sostenibile, come il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale. L’inaugurazione di domenica prossima è un segnale forte. E’ molto positivo che degli imprenditori privati che investono di tasca loro dimostrino di credere in un progetto legato al territorio, che cerchino una partnership con il Parco Nazionale, ritenendo che l’Ente stesso sia un’opportunità. Il Parco sarà partner in tanti progetti, come Neve Natura, Autunno d’Appennino e Appennino Reale. Questo è un segno che si aggiunge ad altri, da Succiso a Cerreto Alpi, da Pratizzano a Ligonchio, da Poiano a Passo Cerreto, così come da Lagdei ad Apella a Ponteccio in Garfagnana, e presto anche Sassalbo. Cresce la rete di attività turistiche moderne e di sicura prospettiva».
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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