Itinerario della settimana: Monte Cavalbianco

Un straordinario balcone panoramico tra Emilia e Garfagnana

( Sassalbo, 28 Agosto 2013 )

Partenza: Passo di Pradarena 1579 m

Arrivo: Monte Cavalbianco 1855 m

Dislivello: + 276 m

Durata: 45 minuti

Difficoltà: E

Segnavia: 643 / 643var

Punti di appoggio: Albergo Carpe Diem Località Passo Pradarena
42039 Ligonchio (RE)Tel. 0522/899151 Cell 328/2060120 albergocarpedie@libero.it 

Poche centinaia di metri separano, in linea d’aria la vetta del Monte Cavalbianco dalla dorsale principale del crinale Tosco-Emiliano. Tanto basta alla cima per essere tagliata fuori dai percorsi abituali e dai tracciati dell’Alta Via dei Parchi  e della Gea. In realtà, l’altitudine comunque elevata (1855 m) e la particolare posizione geografica di questa montagna permettono di godere dalla cima di una panorama straordinario ed inedito sul crinale stesso e sulle Alpi Apuane che, nelle giornate più limpide, emergono come un miraggio oltre il Passo di Pradarena. Il punto di partenza di una breve camminata verso la vetta è proprio il valico, storico punto di transito frequentato fin dalla preistoria. Costeggiando l’Albergo Carpe Diem si imbocca il sentiero 643. Dopo un breve tratto di bosco si giunge ad un bivio. Mantenendo la sinistra si segue ora la variante dello stesso segnavia che sale in direzione della cima. Usciti ben presto dalla vegetazione si percorre l’ampia dorsale meridionale del Cavalbianco, spesso sferzata dal  vento. A destra (est) si osserva la caratteristica sagoma del Monte Cusna, da qui ben riconoscibile come “gigante addormentato”, mentre a sinistra (ovest) è ben riconoscibile il gruppo Monte  Casarola - Alpe di Succiso. Un ultimo strappo più ripido e faticoso permette infine di raggiungere la cima del Monte Cavalbianco, riconoscibile per la presenza di un piccolo ometto in pietra. Una statua della Madonna è invece presente sull’antecima nord-ovest.
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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