Il percorso inizia a Fivizzano il 20 settembre
( Sassalbo, 17 Settembre 2013 )Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano si candida a ricevere il riconoscimento MAB UNESCO come Riserva di Biosfera: aree abitate e sfruttate dall'uomo, rimaste in uno stato vicino a quello naturale grazie alla loro economia agraria o forestale, veri laboratori di sviluppo sostenibile in grado di abbinare alla funzione di conservazione dei valori ecologici del territorio e degli spazi naturali, la valorizzazione delle sue specificità naturali e delle attività tradizionali di utilizzo eco-compatibili, uno sviluppo economico basato sue specificità culturali.
Il percorso verso la certificazione UNESCO prevede una serie di incontri in tutto il territorio del Parco Nazionale. I primi appuntamenti in calendario sono il prossimo 20 settembre a Fivizzano, alle 17 nella presso la sede del Comune, e il 29 settembre a Castelnovo ne’Monti in occasione della Fiera di San Michele il 29 settembre. L’iter per la certificazione, infatti, è in sé un passaggio di identificazione, coesione e sviluppo culturale del territorio interessato, che favorisce una progettualità territoriale d’insieme. Senza formalismi particolari esso richiede passaggi di partecipazione e condivisione che da un lato accrescono l’animazione e la conoscenza dei valori del territorio e dall’altro sono occasione di apertura, confronti e relazioni a livello nazionale e internazionale.
I territori del Parco Nazionale d’Appennino hanno potenzialità di crescita propria fondata sul valore delle produzioni agroforestali di qualità, dei nuovi turismi e dei servizi legati alla qualità del paesaggio e dell'ambiente. L’attrattività e la qualità certificata del territorio sono condizioni favorevoli per lo sviluppo di nuove imprenditorialità e la riqualificazione di quelle esistenti in campo agricolo, turistico e commerciale, poiché consentono di espandere le opportunità di
mercato. L’appartenenza a reti di siti UNESCO così come la connotazione di Parco Nazionale
sono certamente valori aggiunti riconoscibili a livello nazionale e internazionale e volano
di ricerca di qualità all’interno del territorio interessato.
Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della Biosfera , aree marine e/o terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Scopo della proclamazione delle Riserve è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale.
In tutto il mondo vi sono attualmente 623 Riserve, di cui 9 in Italia: Valle del Ticino (Lombardia/Piemonte), Miramare (Friuli Venezia Giulia), Selva Pisana (Toscana), Arcipelago Toscano (Toscana), Circeo (Lazio), Collemeluccio-Montedimezzo (Molise), Cilento e Vallo di Diano (Campania), Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro (Campania), Monviaso (Piemonte e Francia)
L’UNESCO ha promosso la creazione di un Network mondiale delle Riserve della Biosfera al fine di promuovere su scala internazionale lo scambio di studi, ricerche, strumenti di monitoraggio, percorsi educativi, formativi e partecipativi realizzati all’interno delle Riserve stesse.
Silvia Baglioni Ufficio Stampa Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano +39 3398270724 – ufficiostampa@parcoappennino.it www.parcoappennino.it