L’Appennino si prepara a un Autunno ricco di sorprese

( Sassalbo, 02 Ottobre 2013 )

La stagione autunnale in Appennino si apre già con un record: il sito ufficiale del Parco Nazionale (http://www.parcoappenino.it/) ha visto nel mese di settembre un numero di accessi unici, 47mila con 130mila pagine web viste, addirittura superiori al mese di agosto che ne ha fatto registrare 38mila. Sono numeri importanti per un Ente pubblico che dimostrano come il territorio sia capace di attrarre interesse e curiosità anche da parte di internauti lontani dalle nostre montagne.

Le ricadute possono non sembrare immediate, ma è evidente che la stagione turistica in Appennino si allunga. L’autunno, storicamente outsider, diventa l’occasione per visitare e vivere il territorio che si riempie di colori, profumi e tante iniziative legate principalmente ai funghi e alle castagne. Ne è esempio la grande attenzione che ha suscita il Campionato Mondiale di ricerca e raccolta del fungo Porcino di Cerreto Laghi, il primo dei tanti appuntamenti che vanno a comporre il calendario ‘Autunno d’Appennino’, oltre 40 eventi promossi dal Gal Antico Frignano e Appennino reggiano e dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che si svolgeranno dal 5 ottobre al 10 novembre. Tante occasioni per gustare in un clima di festa i sapori delle montagne.

Così il paesaggio alimentare dall’agora digitale si fa esperienza concreta con tanti punti di forza che lo rendono sempre più competitivo. Forti sono, infatti, le sinergie tra Enti e con gli operatori economici che sempre più spesso collaborano e rispondono positivamente alle tante iniziative.  La risposta è palpabile sia da parte dei tanti cittadini che per lavoro oggi vivono altrove, ma che tornano in crinale per ritrovarne il calore e le tradizioni, sia per chi lo scopre come i turisti stranieri che sempre più spesso scelgono di attraversare l’Appennino dalla Spezia a Reggio Emilia, da Parma a Lucca. Presenze importanti , come riferisce il rapporto Ecotour che indica il territorio del nostro Parco Nazionale come una delle mete più richieste dai tour operator italiani. Il prossimo passo é provare a scalfire il mercato straniero e essere presenti sui principali cataloghi dei tour operator e sulle pagine delle riviste più sfogliate.

Il paesaggio si conosce percorrendo i sentieri a piedi e le panoramiche strade in bici. Il paesaggio alimentare, che caratterizza il territorio, si percepisce anche nei vari ristoranti dove vengono proposte le ricette tipiche. Il consiglio, quindi, è quello di fermarsi e gustare la stagione, magari in una delle tante tavole apparecchiate per la rassegna ‘Appennino Gastronomico – Menu a Km Zero che anche quest’anno il Parco Nazionale organizza con Coldiretti e Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana di Colorno dal 19 ottobre al 15 dicembre. A centro tavola non mancheranno funghi e castagne.
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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