Dal Parco cinese di Jiuzhaigou all’Appennino

Delegazione dell’Università di Sichuan in visita ai Gessi

( Sassalbo, 14 Novembre 2013 )

Una delegazione composta da docenti universitari cinesi accompagnati dai colleghi dell’ateneo di Modena e Reggio Emilia hanno visitato in questi giorni il Parco Nazionale, in particolare la Pietra di Bismantova e i Gessi Triassici, dove hanno svolto un’escursione guidata da Alessandra Curotti, referente per il Parco Nazionale del progetto Life Gypsum.

Il gruppo, proveniente dall’Università di Sichuan, grazie a un progetto di scambio internazionale ha portato in Appennino una testimonianza sugli aspetti naturalistici del Parco Nazionale di Jiuzhaigou, una delle più celebrate meraviglie naturali e paesaggistiche della Cina.

Il Parco Jiuzhaigou si trova alle porte del Tibet, 440 km a nord di Chengdu, provincia del Sichuan (Cina sud-occidentale) ed è caratterizzato dalla deposizione di travertino che ha ricoperto di sedimenti tronchi, foglie e muschi, in cascate e laghi multicolori.

Per la sua bellezza e per l'interesse culturale e scientifico è stato iscritto dall'UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1992 e Riserva Mondiale della Biosfera, area MAB  nel 1997. Candidatura MAB che si sta portando avanti proprio ora anche per il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e zone limitrofe.

Il Parco cinese di Jiuzhaigou,  per l'elevata pressione turistica in continua crescita (oltre 3 milioni di visitatori nel 2012), si pone l’importante questione di  come conservare e gestire  nel migliore dei modi le sue meraviglie naturali. Gli effetti dei rapidi cambiamenti sul delicato equilibrio tra la deposizione di travertino e le comunità biologiche acquatiche, è fonte di grande preoccupazione. Per questo motivo il Parco è oggetto di uno studio geologico e naturalistico con scambio di studenti dell'Università di Modena e Reggio Emilia (Prof. Stefano Lugli,  Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche) e della Sichuan University (Prof. Tang Ya). Obiettivi dello studio sono la comprensione dei fenomeni che regolano la deposizione del travertino e la ricostruzione dell'evoluzione paleoclimatica dell'area tibetana. Una bella occasione di confronto, scambio  e crescita culturale per tutti.
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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