L'Appennino nel Parco. Il Parco nel Mondo

Sabato 21 a Reggio Emilia in Piazza Prampolini

( Sassalbo, 17 Dicembre 2013 )

Sabato 21 dicembre a Reggio Emilia, nell'ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale dei Migranti, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano presenta, in Piazza Prampolini, il progetto strategico 'Parco nel Mondo' e gli importanti risultati ottenuti in questi anni di attività. In particolare si parlerà di Orizzonti Circolare e degli 'Ambasciatori Affettivi'.

L’iniziativa organizzata all’interno del PalaLupo, struttura gonfiabile del Parco Nazionale, intende coinvolgere tutta la cittadinanza reggiana come spiega il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli: «Mentre crescevano i distretti industriali della via Emilia, l'Appennino si svuotava di persone e si trasformava. L'agricoltura si trasformava e si riduceva, sono cresciuti i borghi, il paesaggio è cambiato, sono tornati gli animali, lupi, aquile, cervi e marmotte, ora un antico paesaggio agro-silvo-pastorale è il Parco Nazionale dell'Appennino tosco emiliano. C'è un Parco Nazionale assolutamente degno di questo nome, ancora poco conosciuto dai reggiani, a meno di un'ora da piazza Prampolini. Proprio in piazza Prampolini, all'interno del Palalupo, sabato 21 dicembre ne presenteremo le bellezze, il paesaggio, la natura e anche la storia umana. C'è una gigantesca migrazione interna alla nostra regione e all'Italia, alla base del cambiamento dell'Appennino. Una "migrazione" che è approdata anche in altri continenti, dalle Americhe all'Australia. La città di Reggio Emilia ha il diritto e un po' anche il dovere morale di conoscere meglio una parte delle sue radici e delle sue montagne.

Le "sue" montagne non sono le valli di Fassa e Fiemme ma l'Appennino che si vede a occhio nudo dai piani alti degli edifici della città. L'Appennino dove è confine climatico fra l'Europa e il Mediterraneo e dove i due versanti, emiliano e toscano, offrono emozioni e paesaggi diversi nello spazio di pochi chilometri. L'Appennino che ora poco sopra i 1000 metri offre sole, neve e natura e che vedrà nei giorni di Natale, rientrare molte famiglie nei paesi ove hanno le radici.

Sabato prossimo, nel cuore della città, offriremo le immagini e le opportunità di escursioni e giornate di vacanza, nel verde nella neve e nel paesaggio, in un ambiente naturale umano, autentico a due passi da casa».

Il programma dell’iniziativa prevede: dalle 10:00 alle 19:00 nel Palalupo, book-shop, punto informativo del Parco Nazionale e punto vendita prodotti tipici del versante toscano del Parco; dalle ore 11:00 ‘Migrantes d’Appennino. Un pieno di cittadinanza: L’Appennino nel Parco, il Parco nel mondo per una Cittadinanza Affettiva di tutti gli emigrati dall’Appennino in città e paesi nel mondo’; dalle ore 17:00 ‘Immagini di un Parco da scoprire tra Europa e Mediterraneo, Presentazioni di filmati tra cielo e natura’.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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