Nell'UNESCO per dare valore all'APPENNINO

( Sassalbo, 24 Febbraio 2014 )

Ligonchio ha ospitato, presso il Rifugio dell’Aquila, un’ampia e partecipata Comunità di Parco: sindaci toscani di Bagnone, Licciana Nardi, Sillano, Casola Lunigiana, Fosdinovo, sindaci emiliani di Baiso, Collagna, Canossa, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Ramiseto, Ligonchio,  Villa Minozzo, Neviano degli Arduini e amministratori da Fivizzano, Comano, S.Romano Garfagnana, Berceto, Filattiera, Busana, Vezzano sul Crostolo e Provincia di Reggio Emilia.

E’ stata una Comunità di Parco, oltre i propri confini, allargata al territorio appenninico per comprendere meglio e discutere sulla candidatura ad area MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO.

Il confronto è stato vero, positivo e promettente con una votazione unanime a proseguire nel percorso delineato con road map e documento di indirizzo, illustrato da Filippo Lenzerini di Punto 3 che con Alessandra Curotti  e Dolomiti Project stanno curando la candidatura.

Presenti anche numerosi  operatori economici del settore turistico che sono intervenuto nel dibattito riconoscendo la grande opportunità che la certificazione MAB UNESCO porterebbe al territorio.

Il confronto e la partecipazione, come richiesto dalla medesima UNESCO, continuerà nei prossimi mesi con successivi momenti di approfondimento proprio per raccogliere i vari contributi da amministrazioni , ma anche da operatori economici e vari portatori di interesse.

«MAB come grande opportunità per dotarsi di una cornice istituzionale per proporre modelli innovativi di sviluppo e superare le criticità del sistema. E’ la globalizzazione che ci chiede di lavorare insieme per essere riconosciuti come territorio di eccellenza», conclude questa prima fase di lavoro,  il presidente della Comunità di Parco Gianfranco Lazzeroni.
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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