L’Associazione394 visita il Parco Nazionale

Professionisti delle Aree protette a confronto

( Sassalbo, 29 Maggio 2014 )

L’Associazione nazionale personale delle Aree protette ‘394’ ha scelto di svolgere, quest’anno, il suo incontro annuale nel Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, presso la sede dell’Ente a Ligonchio (RE). Così anche per l’ultimo fine settimana di maggio, mese dei Parchi, Ligonchio ospita un workshop importante, promosso dal Parco Nazionale.   

L’Associazione394 ha tra i suoi obiettivi quello di contribuire alla diffusione di prassi uti­li alla migliore gestione delle aree protette, organizzando ogni anno una serie di attività di formazione. Il momento di scambio di esperienze e di con­fronto che si svolgerà nel Parco Nazionale per offrire l’opportunità agli addetti ai lavori di scoprire una realtà specifica che in questi ultimi anni si è andata affermando per le sue buone pratiche. Ne è un esempio il Wolf Apennine Center che dalla sua costituzione ha stretto collaborazioni con molte realtà limitrofe. Sinergie altrettanto importanti vengono sostenute dall’associazione394 che promuove la costruzione di reti tra le tante professionalità che ogni giorno operano nei parchi italiani, alle prese con procedure tecnico-amministrative in continua evoluzione.

Il programma del workshop prevede per venerdì 30 una sessione di lavori, con interventi di Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, di Franco Tassi, ingegnere informatico che presenterà ‘GOV Performance, piattaforma open source per valutazioni di risultati’ e, al termine, un confronto sul ‘Regolamento ex art. 11 della Legge 394/91 - esperienze a confronto e prospettive’. Mentre sabato 31 maggio si svolgerà un’escursione nel Parco.

Per informazioni: presidente@associazione394.it vicepresidente@associazione394.it
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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