Giuseppe Piacentini nominato responsabile del C.T.A del Parco

( Sassalbo, 18 Giugno 2014 )

E' Giuseppe Piacentini il nuovo responsabile del C.T.A., il Nucleo di Polizia Forestale del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano. Piacentini, laureato in Scienze forestali, è nel Corpo dal 1988; originario di Reggio, proviene da Modena, dove ha ricoperto anche la carica di comandante provinciale, e dove è stato per alcuni anni funzionario responsabile per il commercio internazionale delle specie protette per le province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Si occupa attualmente di controlli di qualità del settore agroalimentare a livello regionale. Prima di entrare nel Corpo Forestale ha svolto per un breve periodo attività di libero professionista come agronomo e forestale in Garfagnana ed ha svolto diversi incarichi professionali per la Comunità Montana Appennino Reggiano.

Queste esperienze professionali lo hanno portato a conoscere molto bene il Parco Nazionale e il valore di questo territorio. «Sono molto soddisfatti del nuovo incarico - spiega Piacentini - Lavorerò in stretta collaborazione con l'Ente. Il primo obiettivo sarà il rafforzamento e l'integrazione del nostro personale nelle sedi del Parco Nazionale. Sarà nostro impegno lavorare per la formazione ambientale e nelle attività di accompagnamento, sia degli operatori che svolgono attività agricole, pastorali, forestali e la raccolta dei funghi, sia dei visitatori. Anche il C.T.A. infatti, ha un ruolo importante nel dare ai turisti la possibilità di fruire delle notevoli risorse turistiche, ambientali e culturali del Parco».   

Giuseppe Piacentini subentra a Ernesto Crescenzi che ha ricoperto questo incarico dal 2008.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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