Opportunità, innovazione e servizi
( Sassalbo, 20 Agosto 2014 )Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano fin dalla suo avvio ha deciso di rinnovare radicalmente il modello dei Centri visita. La scelta fondamentale è stata quella di creare una rete di strutture ricettive esistenti e funzionanti, stringendo proficui rapporti di collaborazione con operatori privati dei diversi versanti del Parco Nazionale. Centro visita così non è più uno spazio dedicato, di tipo museale-espositivo, ma l'insieme di una struttura commerciale e turistica, che racconta il luogo, i valori locali e il Parco attraverso pannelli narrativi e informativi, foto, strumenti multimediali (touch screen, video e filmati), spazi per riunioni e convegni. Ciò realizza forte economicità (in rapporto alle minore risorse pubbliche spendibili), ma anche funzionalità (esigenza di semplicità di accesso e più ampia apertura, anche nelle ore serali e nei giorni festivi). Dal 2008 i centri visita convenzionati sono stati quattro (Apella in provincia di Massa Carrara, Giuncugnano in provincia di Lucca, Succiso in provincia di Reggio Emilia e Lagdei in provincia di Parma). Oggi, con l’inaugurazione di quello dell'Albergo Val Dolo, i Centri visita sono nove e sono destinati ad aumentare di numero. Si sono aggiunti i Centri visita di Pratizzano (Ramiseto), Euro-mediterraneo (Passo Cerreto - Collagna/Fivizzano), Ligonchio (Rifugio dell'Aquila), Comano (Hotel Miramonti). Sono in fase di realizzazione i centri visita di Sassalbo (sede dell’Ente Parco), Fonti di Poiano-Sologno (ristoro delle Fonti e Ostello la Scuola) e Treschietto (Bagnone - MS).
In questo modo il Parco Nazionale si sta dotando di servizi originali, economici, sempre aperti, multifunzionali, utili ai turisti e al Parco, ma fruiti anche dalle comunità dei residenti; vere bussole di orientamento nel territorio, capaci di accogliere e accompagnare i visitatori.
Inoltre attraverso queste azioni si offre un sostegno e collaborazione a piccole attività private di ristorazione e ospitalità, che al territorio e al Parco restituiscono il valore aggiunto di servizi di qualità e dell’elasticità di orari di apertura, notturni e festivi, impossibili con una gestione pubblica. Così il rapporto pubblico-privato non è uno slogan e sta dando risultati concreti.
Anche altri Parchi (in Italia e negli USA ,per esempio gli Adirondacks NYS ) stanno prendendo in considerazione questo modello operativo e di servizio.