Scoperto un nuovo sito di numerose incisioni scavate nelle rocce, in località Laretta di Filattiera (MS) in un'impervia zona montagnosa, a ovest tra la Catena dell'Orsaro e la Vallata della Magra, a circa 900 metri s.l.m., nel territorio comunale di Filattiera più prossimo a quello di Pontremoli. Il ritrovamento ad opera di Marco Ghelfi dall'Archeoclub d'Italia, sezione Apuo Ligure Appennino Tosco Emiliano (ALATE) è stato immediatamente segnalato alla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana che ne ha riconosciuto il valore storico.
«Tra le decine di coppelle – spiega la professoressa Angelina Magnotta, presidente dell’ Archeoclub ALATE - risulta particolarmente significativo il raggruppamento di ‘solium’ su un'unica muraglia di roccia con veduta sulla valle, cosa che lascia supporre una specie di seduta-adunata sacrale, legata al culto del sole. Il nuovo sito dista poco, in linea d'aria, dal precedente sito denominato "Parco Lunigianese delle Incisioni Rupestri" nel Comune di Filattiera, già segnalato due anni fa».
Il nuovo sito conferma la diffusione delle incisioni sul crinale appenninico, sia sul versante toscano sia su quello emiliano, dimostrando come l’Appennino Tosco Emiliano fosse sin dai tempi antichi un importante crocevia che permetteva gli scambi tra la Padana e il mare. Le incisioni a coppella più antiche risalgono al neolitico, ma principalmente si fanno risalire all’età del bronzo. Quelle più profonde, regolari e chiaramente realizzate con oggetti metallici, di solito collegate da canaletti, secondo gli studiosi, sono databili all’età del ferro.
Questa scoperta rinnova l’auspicio che venga creato un parco archeologico delle incisioni rupestri capace di valorizzare tutte le scoperte rinvenute, tra queste i siti di Pracchiola, Ceretoli, nella Valle del Taverone a Iera di Bagnone.