Ordine del Giorno della Comunità di Parco

Un territorio fragile

( Sassalbo, 24 Ottobre 2014 )

L’ intensità e concentrazione delle precipitazioni dei giorni scorsi sulle diverse aree dell’Appennino ligure e tosco-emiliano, ha confermato e aggravato il quadro allarmante dello stato di sicurezza idrologico del territorio appenninico già geologicamente e storicamente fragile. 

Ora, nel contesto dei cambiamenti climatici, questo territorio risulta esposto a rischio accresciuto e crescente. In particolare, in questa circostanza, nel comune di Corniglio i danni alla viabilità primaria e alle attività produttive fondamentali (prosciutto di Parma) sono stati gravissimi e tali da richiedere immediato sostegno finanziario e interventi di ripristino e messa in sicurezza, oltre che politiche di medio e lungo termine per il recupero e la cura dei terreni potenzialmente agricoli e la gestione dei corsi d’acqua.

La comunità del Parco nazionale Appennino tosco emiliano, rappresentativa di 16 comuni, 4 province e 2 regioni riunitasi a Fivizzano il 22 ottobre scorso, in tal senso fa appello alle rappresentanze parlamentari del territorio, alla Protezione Civile e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il Presidente della Comunità di Parco

Carletto Marconi

Il presente OdG è stato inviato dall’Ente al Ministro dell’Ambiente, ai Deputati e Senatori locali, alla Protezione Civile e ai presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Toscana.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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