Giornata Internazionale della Montagna

( Sassalbo, 11 Dicembre 2014 )11 dicembre Giornata Internazionale della Montagna. La Fao ha scelto come tema per il 2014 l'agricoltura di montagna, in occasione dell'anno internazionale dell'agricoltura famigliare, tuttora in corso; mentre la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (Cipra) pone l'attenzione sui grandi carnivori e sul loro rapporto con agricoltori, allevatori e popolazione d'alta quota.
Temi, questi, molto importanti per i nostri crinali e centrali per il Parco Nazionale. L'Appennino Tosco Emiliano è quello che si può definire un paesaggio alimentare, disegnato dalle attività agricole delle sue comunità che hanno saputo sfruttare le diversità climatiche dei due versanti, tra Europa e Mediterraneo.
Da un contesto di paesaggio fortemente semplificato ed estremamente funzionale al modello agro-zootecnico degli anni '60 e '80, si è giunti oggi a complesso mosaico di ambienti: foreste, aree aperte semi-naturali ed agro-ecosistemi sono ben mantenuti dalla residua attività dell'uomo.
L'agricoltura di montagna, così come la gestione sostenibile delle foreste, è una attività ad alto tasso di manodopera e dunque in grado di migliorare la situazione occupazionale, economica e sociale di aree marginali. L'agricoltura di montagna è più difficile e con minori rese e deve essere valorizzata partendo dalle caratteristiche di qualità e naturalità intrinseche delle sue produzioni.
Per far questo il Parco Nazionale è promotore e sostenitore di percorsi e filiere di valorizzazione turistiche, culturali e gastronomiche.
Queste residuali attività agricole si inseriscono oggi in un ambiente con una rinnovata abbondanza di habitat naturali e di specie. In un tale contesto, il ritorno a una maggiore naturalità può inevitabilmente riattivare antichi pregiudizi sulla conservazione della natura e soprattutto, se non correttamente gestito, inasprire i conflitti tra le "sopravvissute" attività economiche e gli elementi naturali del territorio.
Questi rinnovati conflitti tra uomo e natura sono identificabili tra i principali fattori di minaccia locale alla conservazione della biodiversità; possono, infatti, innescare azioni di ritorsione diretta nei confronti delle specie più indesiderate (Lupo, Aquila, Cinghiale, Capriolo, Cervo, ecc.). Il ricorso al bracconaggio per eliminare gli animali e agli incendi per ripristinare aree aperte a ridosso dei centri abitati e/o in aree alto montane invase da vegetazione 'infestante', sono solo alcuni esempi dei rischi associati a una conservazione della natura che non affronta adeguatamente il tema del consenso locale e della mitigazione del conflitto uomo-natura.
Tra le soluzioni possibili quella più ragionevole è l'adozione dell'accezione più evoluta e moderna dell'espressione "conservazione della natura" ovvero di "convivenza possibile" tra uomo e natura, tra attività economiche tradizionali e mantenimento di una adeguata biodiversità locale.
Questo è l'obiettivo generale del Parco Nazionale sul fronte della conservazione della biodiversità specifica, ecosistemica e paesaggistica e in questa direzione si sviluppano tutti gli interventi, i progetti di valorizzazione e le azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte al pubblico.
Condividi su
 
© 2024 - Ente Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Via Comunale, 23 54013 Sassalbo di Fivizzano (MS) Tel. 0585-947200 - Contatti
C.F./P.IVA 02018520359
Codice univoco per la fatturazione elettronica: UF6SX1 PagoPA
Albo Pretorio - Amministrazione trasparente - URP - Privacy
Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

Facebook
Twitter
Youtube
Flickr