A Bruxelles il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ha ricevuto nelle mani del presidente Fausto Giovanelli, e del direttore, Giuseppe Vignali, la Carta Europea del Turismo Sostenibile. “Al Parlamento Europeo – afferma il presidente Giovanelli - non sentiamo di aver ricevuto un premio, ma piuttosto di assumere un impegno. Un impegno che vogliamo e dobbiamo condividere con tutti gli attori del nostro territorio: istituzioni locali, imprenditori e cittadinanza. Non sarà certamente un pezzo di carta da inquadrare e appendere in qualche ufficio dell’Ente, ma piuttosto una bussola, da condividere, per mettere in pratica atti concreti secondo un modello di cooperazione che il Parco ha già nel suo DNA”.
‘The European Charter represents cooperation between the National Park institution and the local touristic operators. It is preserving and generating value for both nature and human presence."
In queste parole è stato sintetizzato il senso di questa azione: creare opportunità e valore sia per l’ambiente sia per le comunità che lo abitano. E farlo coi piedi sul territorio, ma con l'occhio rivolto all'Europa. "La qualità dell'ambiente e l'offerta turistica in un territorio come l'Appennino sono inseparabili - continua il presidente del Parco - Dare un'impronta di sostenibilità alle attività turistiche è accrescere innovazione e competitività e credo che gli operatori lo abbiano capito".
All’incontro di Cerreto Laghi, che martedì 9 ha preceduto la cerimonia a Bruxelles, hanno partecipato numerosi sindaci e rappresentanti dei Comuni del Parco e tanti operatori turistici e della ristorazione del territorio. Il modello di cooperazione attuato dal Parco Nazionale è da tempo una realtà nei tanti progetti che l’Ente porta avanti a partire dalla realizzazione della rete dei Centri visita in partnership con operatori privati. Così come pratiche di collaborazione sono anche tante attività di sviluppo turistico: Neve natura, Autunno d'Appennino, Estate nel Parco, Menù a km0, Mondiale funghi, Ecocluster, e cento altre manifestazioni dove il Parco ha lasciato un'impronta culturale oltre che economica tangibile. Tali sono per esempio l'Atelier delle acque ed energie, le cittadinanze affettive, i tour del Palalupo, l'accompagnamento di operatori e produttori a nuovi mercati e la formazione al web marketing, Sapori d'Appennino, Parco Appennino turismo, Appennino reale e il sostegno a manifestazioni turistico sportive di valore non solo locale. Ora la Carta sarà un motore per crescere con sempre più qualità.
Insieme al Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, nella stessa cerimonia, hanno ricevuto la CETS il Parco del Pollino, dell'Alta Murgia, l'area marina protetta di Torre del Cerrano (la prima AMP in Europa a poter vantare la Carta), il geoparco nazionale delle Colline Metallifere grossetane e il Sistema Parchi dell'Oltrepò Mantovano (al rinnovo della certificazione).