( Sassalbo, 09 Gennaio 2015 ) Sulla tavola, sempre più Italiani, scelgono cibo a ‘chilometro zero’, lo dice una recente indagine del Censis. I dati raccolti indicano, infatti, che sono 18 milioni coloro che regolarmente utilizzano prodotto "di vicinanza", e 25,3 milioni coloro che lo fanno di tanto in tanto. L'attenzione al biologico è più alta nella fascia fra i 18 e i 34 anni di età, e fra i laureati. Il volume economico del settore dei prodotti biologici intermediati dalla Grande distribuzione organizzata è cresciuti in valore dai 375 milioni di euro dal 2008 a 720 milioni di euro nel 2014".
L’indagine del Censis ci dice anche che per il 75,7% degli Italiani la qualità passa per "un negozio di alimentari o un banco alimentare in un supermercato di riferimento; il 48,9% ha invece un'azienda agricola di fiducia, il 34,2% un ristorante o una trattoria, il 26,4% un’enoteca e il 19,4% un bar o un locale per aperitivi".
Questi dati non fanno che incoraggiare il Parco Nazionale ha sostenere i produttori e i ristoratori che puntano sui cibi di qualità e sulla cucina d’Appennino. Operatori economici che tengono viva la montagna e che ne rappresentano la migliore imprenditorialità.