Presentazione al Centro Didattico Pieve di Sorano
( Sassalbo, 10 Febbraio 2015 )Venerdì 20 febbraio, ore 21, presso Centro Didattico Pieve di Sorano, una serata assieme ad Andrea Greci che ci presenterà il suo nuovo Volume: Appennino di Neve e di ghiaccio – Idea Montagna Editore.
Organizzata da Associazione di turismo responsabile Farfalle in Cammino in collaborazione con comune di Filattiera, Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, Club Alpino Italiano sezione di Pontremoli, sottosezioni di Filattiera e Bagnone.
“Scorrendo l’indice di questo volume, chi non ha mai frequentato l’Appennino Tosco-Emiliano durante la stagione invernale o forse anche chi lo calpesta con ramponi e piccozza da anni, resterà sorpreso di vedere elencati 313 itinerari di alpinismo invernale che si snodano tra queste “piccole montagne” che raggiungono faticosamente i 2000 metri di altitudine. Certamente non ci si trova di fronte a grandi pareti e lunghe traversate: le vie sono brevi, gli ambienti non sempre severi, i dislivelli e gli spostamenti spesso contenuti. Ma nello stesso tempo qui, tra questi groppi e tra queste cime di erba e arenaria, la neve trasformata, dura e ghiacciata è la regola e non l’eccezione e quindi quasi tutti i pendii, i canali, le creste diventano terreno privilegiato per un alpinismo “minore” esplorativo e affascinante. Le difficoltà tecniche sono quasi sempre ridotte ma altrettanto frequentemente non banali. La neve è mutevole e imprevedibile, tanto da costituire per i meno esperti un vero e proprio “manuale” a cielo aperto dove sperimentare
praticamente tutte le tipologie di innevamento. Ci si trova a camminare su neve e su ghiaccio n un prezioso contesto ambientale, ancora più tutelato e valorizzato dall’appartenenza di tutta l’area descritta al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ammirando spesso a sud la superficie luccicante del Mar Ligure, punteggiato dalle sagome delle isole dell’Arcipelago Toscano e della Corsica, mentre a nord oltre la Pianura Padana, le limpide giornate invernali fanno scorgere in lontananza gran parte dell’arco alpino, dalle Alpi Liguri alle Prealpi Venete, passando per le inconfondibili sagome del Monviso, del Monte Rosa, delle Grigne e del Monte Baldo.
Si cammina nel vento assaporando emozioni di “alta montagna” su cime che si trasfigurano completamente rispetto ai mesi estivi.
Il volume prende in esame il tratto di crinale Tosco-Emiliano compreso tra il Passo del Cirone (Parma – Massa Carrara) e il Passo delle Radici (Reggio Emilia – Lucca) operando non tanto una selezione degli itinerari più meritevoli ma cercando di catalogare tutte le vie alpinistiche possibili, montagna per montagna, versante per versante. Una ricerca minuziosa ed esaustiva che naturalmente non potrà mai giungere a piena completezza. Questo discorso vale naturalmente per i versanti settentrionali di queste montagne, riparati dalla correnti meridionali, dai venti marini (si ricorda che il Golfo di La Spezia è, in alcuni casi, distante non più di 35 km in linea d’aria) e molto più nevosi rispetto ai pendii rivolti a sud. Questi ultimi possono certamente costituire una fonte altrettanto ampia di itinerari e salite (spesso in territori quasi inesplorati e comunque
di difficile accesso). Privilegiando la sicurezza delle vie e la possibilità di percorrerle per gran parte dell’inverno, si sono dovute quindi operare dolorose ma inevitabili scelte. L’augurio ai lettori e agli alpinisti (o in questo caso sarebbe meglio dire “appenninisti”) è di scoprire o riscoprire luoghi dove la grande storia dell’alpinismo non è mai passata ma dove si possono vivere e gustare piccole storie di montagna, immersi in un silenzio rotto soltanto dallo scricchiolio dei ramponi sul ghiaccio.”
Andrea Greci
Biografia
Nato a Parma nel 1978, giornalista, fotografo e autore, da anni si dedica a tempo pieno a raccontare con immagini e parole le montagne italiane. Ha pubblicato articoli su quotidiani e periodici, ha scritto e illustrato guide escursionistiche sulle Dolomiti e sulla Valle d’Aosta e oltre venti libri sull’Appennino Tosco-Emiliano, dove ha percorso quasi ogni sentiero ma anche esplorato con ramponi e piccozze canali e creste di queste “piccole montagne”. Sulle Alpi ha percorso alcuni itinerari classici soprattutto sui “giganti” della Valle d’Aosta, ma di solito preferisce salire 3000 poco frequentati, camminare su piccoli ghiacciai o attraversare nel silenzio gruppi montuosi dimenticati.