I Dirigenti scolastici plaudono a Neve Natura
( Sassalbo, 03 Marzo 2015 )Anche nel mese di marzo, vista la neve abbondante, sono diversi gli Istituti scolastici che trascorreranno qualche giorno sui crinali del Parco Nazionale.
L’Istituto Comprensivo ‘Ariosto’ di Busana, che da tempo collabora con il Parco, ha deciso di coinvolgere nel progetto anche le elementari e i bambini della scuola d’infanzia, grazie alla disponibilità degli insegnanti. “Il progetto ‘Neve Natura e Cultura d’Appennino’ ha un forte valore educativo – spiega il dirigente scolastico Lorenzo Franchini – Speriamo che le condizioni meteo consentano anche ai più piccoli di svolgere le attività in ambiente. Inoltre sono molto contento che in questi giorni i nostri ragazzi alloggeranno al ‘Carpe Diem’ di Pradarena (Ligonchio), una struttura nel territorio dell’Unione dei Comuni dell’alto Appennino reggiano. I presidi scolastici di montagna, come il nostro, svolgono un ruolo fondamentale verso il territorio, mantenendolo in vita. Tutte le attività che ci riportano ai nostri luoghi, come quelle proposte dal Parco Nazionale, rafforzano il senso di appartenenza e l’identità, legata alla storia, alla cultura e al paesaggio. In questo ambito voglio ricordare anche gli altri progetti che stiamo realizzando con il Parco Nazionale, come ‘L’Energia della Natura, la Natura dell’Energia’ svolto in collaborazione con l’Atelier delle acque e delle energie. Le sinergie tra Scuola e territorio sono fondamentali perché possono legare le giovani generazioni alla montagna rafforzando la loro convinzione di non abbandonarla. E noi abbiamo bisogno che i giovani rimangano qui”.
Anche il Rifugio Monte Orsaro, ai piedi del Cusna, ha visto il passaggio di testimone tra diverse classi. Questa settimana i protagonisti sono i ragazzi della scuola media inferiore del Comprensivo di Felina (Castelnovo ne’ Monti RE). “Sono veramente contenta di questa opportunità – afferma la dirigente scolastica Carla Canedoli – Ho avuto modo di verificare, con grande sconcerto, che i nostri ragazzi conoscono molto poco il loro territorio. Da una piccola indagine che ho svolto, ho capito che solo uno per classe conosce il Cusna e le altre nostre montagne. Temo che troppo spesso si diano per scontate certe cose, invece sono convinta che anche la Scuola abbia il dovere di far scoprire ai ragazzi il proprio territorio, rafforzandone anche il senso di appartenenza. Spero, quindi, che anche i nostri insegnanti siano disponibili ad attivare una maggiore collaborazione con il Parco Nazionale che può offrire alla Scuola tante opportunità di ricerca, sperimentazione e crescita”.