Sindaci Lunigiana: reale opportunità per il territorio
( Sassalbo, 19 Marzo 2015 )La Regione Toscana rilancia il progetto ‘Banca della Terra’ destinato a favorire l’accesso dell’imprenditoria privata, e in particolare dei giovani agricoltori, ai terreni agricoli e forestali, sia di privati, sia demaniali. La notizia del rinnovato impegno della Regione a sostenere il progetto, almeno fino al prossimo agosto, è stata data durante un incontro a cui hanno partecipato il direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Giuseppe Vignali, e i sindaci dei Comuni della Lunigiana compresi nell’area del Parco, presso il Centro didattico di Sorano, Porta del Parco Nazionale per le Pievi e le Vie Storiche, a Filattiera.
Il tecnico della Regione Toscana, Simone Sabatini, ha spiegato che cos’è e quali opportunità offre la ‘Banca della Terra’. “Questo strumento, realizzato attraverso la stretta collaborazione con i Comuni, è un inventario di terreni e aziende agricole (pubbliche e private) messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione. E’ fondamentale sottolineare, infatti, che in nessun caso i terreni, anche se incolti o abbandonati, vengono espropriati, ma piuttosto la Regione vuole sostenere l’agricoltura rimettendo sul mercato importanti porzioni agricole. La loro rimessa a coltura determina, infatti, un incremento dei livelli di sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio e offre reali opportunità d’impresa”.
La Banca della Terra, gestita dall'Ente tramite il sistema informativo della Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA), è quindi una vetrina che permette di diffondere informazioni su porzioni di territorio da rimettere a coltura, sia molto piccole, sia grandi, che occasionalmente possono includere anche fabbricati rurali. Attraverso dei bandi pubblici viene comunicata tale disponibilità, ma i criteri di scelta degli acquirenti dipendono dal proprietario. Mentre per l’assegnazione di porzioni di demanio viene valutato il progetto presentato e si riconosce la priorità a giovani imprenditori agricoli, anche se tutti hanno la possibilità di partecipare.
La parte di maggior rilevanza è legata al recupero dei terreni abbandonati o incolti. “Il legislatore – continua Sabatini – ha la priorità di recuperare queste porzioni agricole per favorire il recupero delle aree abbandonate, per contenere il degrado ambientale, per salvaguardare il suolo e gli equilibri idrogeologici, per limitare gli incendi boschivi, per favorire l’ottimale assetto del territorio attraverso lo svolgimento delle attività agro-forestali. Perché ciò sia possibile i Comune devono effettuare il censimento dei terreni abbandonati presenti nel proprio territorio e trasmetterlo all’Ente Terre. Visti gli oneri di tale lavoro, la Regione ha selezionato, attraverso un bando pubblico, dei tecnici che possono coadiuvare gli uffici amministrativi. Gli incarichi dei professionisti erano scaduti, ma visto l’importanza del progetto, la Toscana ha trovato risorse aggiuntive per sostenerlo almeno fino al prossimo agosto”.
Anche il Parco Nazionale intende offrire un sostegno affinché i territori abbandonati all’interno del perimetro dell’Ente possano essere valorizzati e preservati, divenendo reali opportunità di sviluppo, come spiega Carlo Marconi presidente della Comunità di Parco e sindaco di Bagnone. “Parco Nazionale è parte attiva del progetto per sostenere la Banca della Terra. Ora i Comuni devono diventare parte attiva ed essere pronti a guidare uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura in ciascun territorio di competenza. Nel mio Comune, per esempio, intendiamo cogliere questa opportunità per valorizzare e sviluppare la filiera della cipolla di Treschietto”.
“Quando le risorse investite della Regione Toscana per la Banca della Terra sembravano terminate - afferma Annalisa Folloni, sindaco di Filattiera – Il Parco Nazionale si è reso disponibile a sostenere i suoi Comuni perché potessero cogliere questa occasione. Ora la Regione ha trovato nuove le risorse e per noi sarà più facile raggiungere l’obbiettivo di recuperare i terreni abbandonati. La manutenzione per previene il dissesto idrogeologico, infatti, è un nodo strategico, come ho avuto modo di sostenere anche durante la campagna elettorale. Inoltre è fondamentale creare possibilità di sviluppo: ci sono giovani imprenditori del nostro comune che operano già nel territorio e che hanno manifestato un gran interesse verso questa opportunità”.
“Grazie a questa legge importante – conclude Enzo Manenti, sindaco di Licciana Nardi - possiamo riattivare un sistema economico strategico, anche se le difficile di applicazione non sono banali in territori come il nostro dove la proprietà della terra è ‘polverizzata’ per via delle successioni e delle tante emigrazioni. Ancora una volta la disponibilità del Parco Nazionale è fondamentale perché ci permetterà sostenere quei nuovi imprenditori capaci di realizzare innovazione”
Il portale della Banca della Terra è http://www.artea.toscana.it/ Per informazioni simone.sabatini@regione.toscana.it